TIFOSI NAPOLETANI IN FESTA

L'incontro si è tenuto nella stanza del procuratore Giovandomenico Lepore. Oltre a Lepore hanno partecipato il procuratore aggiunto Franco Roberti, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia e i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, titolari dell'indagine basata soprattutto sulle intercettazioni telefoniche. Sull'inchiesta viene mantenuto uno stretto riserbo. In ogni caso importanti sviluppi dovrebbero esserci nel giro di una settimana o, al massimo, di una decina di giorni, secondo quanto si è appreso. Prima del vertice dai magistrati si era recato l'avvocato Paolo Trofino, difensore del dg della Juventus Luciano Moggi, indagato a Napoli per associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive. Al termine dell'incontro l'avvocato Trofino non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, limitandosi a sottolineare che non è previsto, nè è stato concordato, alcun interrogatorio di Moggi. L'inchiesta sulla Gea, che rappresenta uno stralcio del filone principale del fascicolo relativo al calcio scommesse, è stata avviata nel settembre del 2004. I magistrati nel corso di questi anni hanno chiesto ed ottenuto due proroghe delle indagini preliminari che, secondo quanto si è appreso, dovrebbero scadere il 15 maggio prossimo. Intanto, in attesa degli sviluppi giudiziari dell'inchiesta a Napoli tira aria di festa per le dimissioni del numero uno della Figc, considerato un nemico da quando il palazzo del calcio certificò il fallimento del Napoli disponendone l'iscrizione in serie C, un purgatorio durato due interminabili anni. «Oggi la curva B festeggia è stata la prima reazione degli ultrà ricevuta la notizia - Abbiamo vinto la guerra, non la battaglia». La notizia delle dimissioni di Franco Carraro si è diffusa in fretta tra i tifosi azzurri. Dal primo lancio di agenzia è stato un tam tam di telefonate e sms. «È il minimo che potesse succedere - ha sottolineato uno dei leader della curva - Non abbiamo festeggiato la promozione in serie C come questa notizia. Carraro ci ha fatto troppo male e ora paga». E se Corrado Ferlaino, presidente per un trentennio, preferisce non rivangare vecchi dissensi con Carraro limitandosi a dire: «Se le dimissioni di Carraro possono contribuire a rasserenare la situazione di obiettiva difficoltà nella quale si trova il calcio italiano, in tal caso possono costituire un fatto positivo» ci va giù duro il suo ex socio Giorgio Corbelli: «Credo - ha commentato - che se realmente debba esserci il cambiamento, questo debba passare anche attraverso le dimissioni di Carraro che è stato garante di Passaportopoli e di altre gravi anomalie da me denunciate».