Il cda sembra aver perso fiducia nei dirigenti bianconeri

Il rinnovo degli attuali assetti dirigenziali è condizionato dalla condivisione tra azionisti e manager dei contenuti del piano industriale della società, ma non solo a questo». Come dire che anche le cadute di stile e di immagine avranno il loro peso. Infatti, appena dopo, si sottolinea come ci fosse stato «un forte attestato di stima verso Giraudo, Moggi e Bettega con la presenza contemporanea, dopo un cda Juve, nella sede della società di John Elkann, Andrea Agnelli, Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens, presidente bianconero. Dopo la diffusione delle intercettazioni, a difendere se stesso e la Juve c'era invece solo Giraudo». Dom. Lat.