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di SIMONE VITTA JEREZ — Una montagna di rifiuti sui prati e sugli spalti, ricordo della incredibile ...

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Soprattutto per Valentino Rossi che, all'indomani della corsa andalusa ha ripreso, ma solo in tarda mattinata, la sua caccia al famigerato «chattering». La sua Yamaha vibra all'avantreno, e anche se lo spagnolo Toni Elias non lo avesse «sbirillato» alla frenata della prima curva della corsa, ben difficilmente il pesarese sarebbe riuscito ad aggiudicarsi per la sesta volta consecutiva il successo nel primo Gp della stagione. Valentino sembra aver ereditato col giallo dello sponsor tabaccaio che fu di Max Biaggi anche il problema del saltellamento dell'avantreno e una sorte di alone maligno. Ascoltando le sue accorate lamentele nei box del Gp di Spagna e l'invito al team a trovare quanto prima una degna soluzione, sembrava quasi che avesse indossato i panni del romano. Eppure sotto quella tuta gialla c'era proprio lui, l'eroe degli ultimi cinque anni della classe regina, il dominatore incontrastato dapprima con la Honda e poi con la Yamaha. Ora anche un talento del calibro di Rossi non va. Tutta colpa - a detta del re folletto - di quel maledetto 'chattering'. Un bel grattacapo che la Yamaha, pur lavorando in perfetta sintonia coi tecnici della Michelin, non sono tuttora riusciti a risolvere. E, da quanto emerso nella giornata supplementare di Jerez, pur in mancanza di un comunicato ufficiale del team non è che Rossi e la sua squadra siano riusciti a migliorare la situazione. Il giro più veloce lo ha infilato lo statunitense della Honda Nicky Hayden, seguito, a conferma del buon momento della Ducati, dall'accoppiata della «rossa» formata da Sete Gibernau e Loris Capirossi mentre re Valentino ha fermato i cronometri sul settimo tempo. Mantenendo più o meno il ritmo che aveva sfoderato in corsa. Della Yamaha modello 2005 non ci sono più i ricambi ed è quindi impossibile utilizzare, in caso di necessità, un mezzo collaudato. Anche se a Jerez, nel camion della Yamaha, c'era la moto dipinta di giallo e nero con cui Rossi disputò lo scorso anno il Gp degli Usa. E il Motomondiale incalza, proponendo nuovi protagonisti. Come il giovane spagnolo Daniel Pedrosa, già iridato nella classe 125 e ben due volte nella 250, che ha dimostrato, piazzandosi secondo, non solo che la Honda quest'anno c'è ma che anche lui, pur esordiente, potrebbe tentare la caccia al titolo. Il prossimo fine settimana sarà libero, poi si volerà verso Doha, in Qatar, dove è in programma per sabato 8 aprile la seconda gara del Mondiale e dove Valentino aveva accusato meno problemi nel corso degli ultimi test invernali.

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