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di DOMENICO LATAGLIATA NON buona la prima.

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Nella notte, tuttavia, l'azzurro potrebbe essersi riscattato nel secondo dei due slalom in programma: almeno questa è la speranza, anche perché in questo finale di stagione il livignasco ha l'obiettivo di aggiudicarsi la coppa di specialità vinta in passato da Alberto Tomba e Gustav Thoeni. Chi invece non accusa frenate di alcun genere è Benjamin Raich, trionfatore a Torino 2006 sia in slalom che in gigante, vincitore ieri tra i pali stretti e sempre più vicino alla conquista della coppa assoluta che ormai non può sfuggirgli in alcun modo: con 1260 punti all' attivo e cinque gare alla fine della stagione, non si vede davvero come possa non alzare il trofeo visto che il suo più diretto inseguitore, il connazionale Michael Walchhofer, staziona a quota 831. Ieri Raich si è lasciato alle spalle il campione locale Hakira Sasaki e l'italo- canadese Thomas Grandi. Rocca, come detto, ha chiuso solo 16° dopo essersi piazzato nono al termine della prima manche: meglio di lui ha fatto persino Patrick Thaler (13°). «Ci ho provato — ha detto il vincitore dei primi cinque slalom della stagione — ho attaccato ma non andavo avanti. Fortunatamente il vantaggio nel confronti dei miei diretti avversari è rimasto praticamente immutato». Rocca resta comunque il favorito per aggiudicarsi la Coppa di slalom: in classifica ha 515 punti quando restano da disputare due gare. Alle sue spalle c'è il finlandese Kalle Palander (395) , mentre l'americano Ted Ligety è terzo a quota 370, seguito da Raich con 360 punti: non servono quindi miracoli, potendo bastare un paio di gare attente da chiudere magari tra i primi cinque. Di sicuro, è auspicabile che i conti si siano già chiusi nella notte, per non arrivare alla finali svedesi di Aare della prossima settimana con addosso una pressione difficile da gestire. La stessa che probabilmente gli ha impedito di esprimersi al meglio a Sestriere nella gara del 25 febbraio, quella che avrebbe dovuto incoronarlo campione olimpico e che invece l'ha visto protagonista per soli trentadue secondi.

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