Biancocelesti con tredici lunghezze in meno ma con l'obbligo di fare punti per la zona-Uefa Giallorossi a caccia del record storico di undici vittorie consecutive e per la Champions

Sulle tribune almeno 65.000 spettatori con uno stadio che si presenterà diviso a metà tra laziali e romanisti. In palio tre punti speciali perchè per i biancocelesti vorrebbero dire avvicinare l'obiettivo Uefa, mentre per i giallorossi significherebbero spiccare il volo verso il quarto posto ed entrare nella storia centrando l'undicesimo successo di seguito. Un record che nessuna squadra italiana è riuscita a centrare nel nostro campionato. Quindi, sarà un Lazio-Roma più sentito degli altri per gli opposti interessi di classifica che regaleranno una partita senza tanti calcoli. Del resto c'è ancora da cancellare la penosa esibizione dello scorso maggio quando lo 0-0 finale fu salutato dai fischi convinti delle due curve. Lo spettacolo fu deprimente, il pareggio sbiadito ancorché fondamentale per timbrare la salvezza in campionato per entrambe. Non sarà in campo Francesco Totti vittima del gioco duro dei difensori di mezza Italia. Sarà a bordo campo ad incitare i compagni ma proprio la sua assenza è una variabile tattica fondamentale. La Roma sta giocando benissimo ma aveva trovato il terminale perfetto nel suo capitano abile a sfornare assist per gli incursori Perrotta e Mancini. Un modulo perfetto che Spalletti ha saputo trovare nel momento del bisogno e che ora è il fiore all'occhiello della corazzata giallorossa. Ma come reagirà la squadra? Difficile fare previsioni anche perché nella posizione di Totti ci sarà Montella, uno che ha colpito al cuore spesso i biancocelesti. Solo un piccolo dubbio di formazione tra Dacourt e Aquilani. Alla fine Doni tornerà titolare dopo l'intermezzo europeo (proprio all'andata era cominciata a sorpresa la sua scalata), linea difensiva a quattro con Panucci, Mexes, Chivu e Cufré, a centrocampo i mediani De Rossi e Dacourt (favorito su Aquilani), trio di suggeritori Taddei, Perrotta e Mancini, unica punta Montella. Sull'altro fronte c'è Paolo Di Canio a portare la bandiera della Lazio che parte sfavorita se non altro per i tredici punti di distacco in classifica. Giocherà in attacco con Rocchi anche se i duelli decisivi saranno quelli di centrocampo. De Rossi incrocerà gli scarpini con Dabo, Dacourt e Perrotta si occuperanno di limitare i colpi di genio di Liverani e poi ci sarà il solito affollamento sulle fasce laterali. Behrami e Manfredini (convocato per la prossima della Costa D'Avorio) proveranno a mandare in crisi Cufré e Panucci mentre sull'altro fronte il duo brasiliano Mancini e Taddei cercherà di fare altrettanto con Oddo e Zauri. Un'altra variabile della gara sarà il trentunenne Matteo Trefoloni. Le parole di Di Canio non gli avranno fatto piacere ma l'antipatia del popolo laziale per il giovane fischietto senese è risaputa. Di solito è un arbitro che soffre le pressioni esterne e la designazione è apparsa sbagliata proprio per questa ragione. Anche per lui sarà una prova importante con la speranza che il buonsenso dei giocatori contribuisca a rendere questa sfida una festa di sport per tutta la città.