Petrucci non partecipa al vertice tra ministeri

Comunque la giri la questione dei diritti presenta troppi rovesci. Resta difficile pensare che d'incanto tutto possa tornare al posto giusto. Occorre che non siano una Lega così spaccata o i politici in clima elettorale a cercare una soluzione rapida a tutti i costi. Il fenomeno va studiato attentamente con delle commissioni esterne di esperti che prestino attenzione, conti alla mano, al bacino d'utenza e a tutti i requisiti, non ultimi i punti in classifica. Solo così si può dare vita a una ripartizione oculata. Tuttavia non è che siamo davanti alla panacea di tutti i mali. Il calcio si risana, oltre che con una politica mirata a riportare i tifosi allo stadio, anche evitando rose extralarge da parte dei grandi club. Ci sono calciatori come Rui Costa, Pizarro, Toldo, Zalayeta, Mutu, Olivera, Giannichedda e Jankulovsky che farebbero la fortuna di mezza serie A. Eppure stanno lì in attesa di giocare spezzoni di partita. Per non parlare poi di Del Piero, Inzaghi, Cruz, Recoba e le altre riserve di lusso. Quando le rose erano meno ampie questi calciatori trovavano spazio in altre formazioni, rendendole più competitive. Semmai, dunque, è la Champions che uccide la serie A. Le piccole squadre hanno bisogno dei buoni giocatori per accorciare la forbice che le divide con le prime della classe e per far sì che il campionato non muoia già dopo il girone d'andata. M. Cas.