La Juve fa poker con la Fiorentina e accede ai quarti di Coppa Italia. Inutile il gol di Bojinov

Come al solito. Campionato, Champions League o Coppa Italia cambia poco: sempre vittoria è. Ieri sera, nel ritorno degli ottavi di Coppa Italia, la Fiorentina è stata sepolta (4-1) dopo il 2-2 dell'andata: se possibile, un altro messaggio lanciato alle rivali per lo scudetto. Anche perché i primi tre gol sono arrivati nello spazio di venti minuti, al cospetto di una Fiorentina tramortita, chiusa nella propria metà campo senza avere la forza di mettere il naso fuori. Impressionante davvero, la forza della banda di Capello. Ma, al di là del risultato e del passaggio del turno, la serata è stata importante per altri due motivi: il ritorno in campo di Gigi Buffon e la doppietta di Del Piero che ha così finalmente staccato Giampiero Boniperti in testa alla classifica dei marcatori tutti tempi della Juventus. Un risultato storico, che carica Pinturicchio anche in vista dei Mondiali. Prima che la partita cominciasse, in ogni caso, l'uomo più atteso era sicuramente Gigi Buffon, di nuovo protagonista dopo la fugace apparizione nel match di andata contro i viola: poi, ci si era messa di mezzo una botta all'alluce (versione ufficiale) che ne aveva nuovamente ritardato la ripresa. Nelle ultime ore, il portierone della Nazionale si era anche detto «disgustato per certe voci sul conto della mia vita privata: sono rimasto fuori perché non stavo bene, non certo perché sono fidanzato con la Seredova». Ieri, ripresentatosi in campo dal primo minuto e per la prima volta al Delle Alpi dopo quasi otto mesi, Buffon ha sfoggiato una divisa verde e verificato dopo nemmeno un paio di minuti di essere ancora in possesso di presa sicura, su tiro da fuori di Bojinov. Era, quello, il segnale che la Fiorentina avrebbe voluto giocato non solo per onor di firma ma per cercare di ribaltare il 2-2 dell'andata. Le cose però prendevano in fretta un'altra piega e i pochi tatticismi permettevano alla partita di decollare immediatamente: Nedved, Pazzini e Mutu sfioravano il gol, Frey si esaltava ma nulla poteva quando Del Piero girava in porta di sinistro un assist di testa di Mutu dopo nemmeno dieci minuti. Era un gol storico, atteso per tanto tempo, che permetteva al capitano di superare finalmente Boniperti in vetta alla classifica tutti tempi dei marcatori bianconeri: se ne accorgeva anche l'addetto al tabellone luminoso dello stadio, che faceva brillare un 183 commemorativo. La maglietta celebrativa preparata per l'occasione, tenuta in panchina dal magazziniere Franco Monetta, non aveva l'onore delle telecamere di Mamma Rai, ma sarebbe stata mostrata successivamente. Regia studiata, certo, e Fiorentina che a quel punto avrebbe dovuto reagire. Invece, nulla di che: passavano dieci minuti e Pinturicchio concedeva il bis, questa volta su punizione dal limite. Frey rimaneva imbambolato, la palla finiva dritta all'incrocio dei pali e la festa juventina proseguiva: 2-0 dopo il 2-2 dell'andata, quasi inutile andare avanti. Per molti ma non per la Juve, che infatti continuava ancora a spingere: Frey diventava un bersaglio per la conclusione del solito Del Piero, Mutu ringraziava e 3-0 facile facile che archiviava definitivamente la pratica con più di un tempo ancora da giocare. Insomma, mentre Buffon se ne stava tranquillo nella propria area, il portierino francese viveva una serata da incubo. Che proseguiva anche nella ripresa: falletto su Zalayeta, rigore per la Juve e per Del Piero, 4-0 e tripletta personale, premio meritato per una prestazione superlativa. Il successivo gol di Bojinov non cambiava la sostanza delle cose: serata da incorniciare in tutto per tutto per la Signora, per il suo capitano e per chi ha il bianconero nel cuore. Per gli altri, l'ennesimo boccone amaro da mandar giù: non sarà l'ultimo della stagione.