Virtus, Bodiroga prova a spegnere la Dynamo

E l'avversaria è di quelle che fanno tremare i polsi perchè al Palazetto dello Sport di viale Tiziano (ore 21, per garantire la diretta su Sport Italia) arriverà l'ambiziosa Dynamo Mosca. Proprio la società russa che nello scorso mese di giugno tentò con un offerta milionaria Svetislav Pesic che però, fedele al contratto ed alla parola data al presidente Toti, non accettò le lusinghe baltiche. E la soluzione alternativa ha portato sulla panchina moscovita un altro totem degli allenatori serbi, Dusko Ivanovic. Che si ritrova tra le mani una squadra costruita per cercare di portare l'assalto alla regina Cska in patria e conquistare l'Uleb Cup per garantirsi nella prossima stagione la matematica certezza di disputare l'Eurolega. Tra le file della Dynamo un bel pò di facce conosciute tra cui spiccano quelle degli ex fortitudini, tanto per far bruciare la ferita di domenica scorsa, Miloserdov, Mottola ma soprattutto Ruben Douglas, la guardia statunitense che con Basile contribuì all'eliminazione di Roma dalla semifinale playoff della scorsa stagione e poi entrò nella storia della Effe con la tripla che sul parquet di Milano regalò il secondo scudetto. Mosca è una squadra in salute, Roma no. Ma c'è ben poco tempo e spazio per piangersi addosso. La formazione di Pesic deve fare di necessità virtù, cercando di produrre al meglio le cose che, pur nell'emergenza (niente da fare per Giachetti e Righetti neppure questa sera), potranno consentirle di portare a casa un successo che avrebbe la forza di tonificare l'ambiente e scacciare via tutti i dubbi di questi giorni. C'è curiosità per capire come la gente accoglierà la squadra, dopo la delusione patita 48 ore fa, e soprattutto se gli ingenerosi fischi rivolti a Marko Pesic, identificato come bersaglio principale da parte della tifoseria, sapranno trasformarsi in applausi d'incoraggiamento. Con Gary Trent atteso ad ore in città (se tutto filerà liscio esordirà domenica a Biella) ed una stagione tutta da giocare sarebbe assurdo lasciarsi andare ora a contestazioni che avrebbero solo la forza di minare ancor di più il debole morale dei ragazzi di Pesic. Che sarà costretto a schierare ancora Ilievski, nonostante un polpaccio dolorante e chiederà a Bodiroga uno sforzo supplementare nonostante il talento serbo non stacchi la spina da oltre un anno, visto il supplemento d'impegno cui è stato chiamato a settembre con la Nazionale della Serbia negli Europei. Non è certo il suo rendimento il problema di questa Virtus che però nel carisma di uno dei giocatori più titolati del continente potrebbe trovare la forza per reagire. Pesic poi cerca risposte da tanti giocatori chiamati a dare di più. Da Tusek, a Van den Spiegel, fino all'alterno Hawkins. La squadra ha mostrato unità, stringendosi attorno a Marko Pesic bersagliato dai fischi. È un segnale importante, perchè solo salvaguardando l'integrità del gruppo si potrà riprendere una strada che ora sembra smarrita. Non è questo il momento di cercare colpevoli, nè vittime sacrificali. Ma è certamente arrivata l'ora in cui ognuno porti il suo mattoncino alla causa, nessuno escluso. Per il bene della pallacanestro romana.