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La Lazio considera il regista una priorità: l'obiettivo è farlo firmare fino al 2010 Offerti 600 mila euro a stagione ma il manager Moggi jr. chiede un altro sforzo

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È lui il primo pensiero della società: prima di Cesar e degli altri giocatori in scadenza. La dirigenza lo considera il perno nevralgico d'un progetto tecnico ancora da definire. Per questo ha avviato già i contatti con Moggi jr., manager dell'ex centrocampista del Perugia, quest'estate ammaliato a lungo dalle sirene dell'Udinese. L'ultima offerta è vicina ai 600 mila euro fino al 2010, comprensiva della stagione in corso. Liverani, in realtà, ha un ingaggio che oscilla intorno al milione di euro: si tratta quindi sulla cifra, che inevitabilmente dovrà lievitare per far materializzare l'accordo. Tra somma fissa e bonus vari (numero di presenze, obiettivi personali e traguardi collettivi) si dovrà arrivare a sfiorare il tetto degli 800-900 mila euro. Un'eccezione che la società sta ponderando, perché ritiene Liverani il regista in grado di spostare gli equilibri e di fare la differenza, il tasso qualitativo rispolverato dopo la gestione-Caso. Il Palermo e la Fiorentina sono pronte a inserirsi nel discorso, ma non sono esclusi sondaggi delle grandi del Nord: anche il Milan ci aveva fatto un pensierino nella scorsa primavera, come alternativa a Pirlo (prima di ripiegare sullo svincolato Vogel). Subito dopo viene Cesar, che però ha un'età diversa ed è oggetto di riflessioni da parte del club. In stand-by la situazione di Sereni. Così il manager Canovi: «Stiamo aspettando una chiamata della società, dopo i contatti intercorsi nelle scorse settimane. Al momento non è stato fissato alcun incontro». Congelato anche l'accordo (biennale) con Gigi Di Biagio. Sul mercato si cerca un esterno fantasioso: un laterale alto, alla Rosina, capace di cambiare volto a una partita. Se ne riparlerà più avanti, quando le strategie saranno definite. Piace il giovane Zambella del Brescia, che però è ritenuto più un trequartista. Poi si lavorerà sulla difesa: oltre a Di Biagio potrebbe arrivare un altro centrale. Tutto è legato alla cessione (in prestito) di Piccolo. Ora Rossi vuole rilanciare Cribari, uscito di scena dopo la prima di campionato contro il Messina. Contro la Fiorentina sarà probabilmente lui a guidare la difesa, in coppia con Siviglia. Caso-Russotto: botta e risposta via-etere dopo la denuncia del ragazzo, che aveva parlato di pressioni da parte della Gea affinché entrasse nella scuderia di procuratori, condizione imprescindibile per firmare il contratto con la Lazio. Così l'avvocato Mineo, legale del talento: «La famiglia fu avvicinata da Riccardo Calleri, che si presentò come un emissario del club biancoceleste. La società farà il contratto al ragazzo se venite con me e se lo farete io posso anche portarlo all'estero». L'ex diggì De Mita ha respinto le accuse: «Riccardo Calleri? Chiedete a lui. Rispondo di quanto fatto dalla società e dal sottoscritto. Non ho fatto alcuna pressione sul ragazzo. La nostra è stata una scelta: nessun '88, come Andrea, e nessun '87 ha firmato il contratto nella passata stagione. Il club era in una condizione pre-fallimentare». Stretta finale per lo sponsor: Ina Casa (al momento favorita sul logo «Assitalia») dovrebbe comparire sulle maglie del club nella sfida con la Fiorentina. Accordo da 2.6 milioni, si lavora sui dettagli: firma attesa entro metà settimana. Oggi, alle 10,30, i biancocelesti affronteranno in una partita amichevole a Formello una selezione di giocatori stranieri che hanno partecipato al trofeo Wojtyla. Ancora da valutare le condizioni di Cesar, che ieri ha effettuato un allenamento differenziato. Capitolo-società: dai dati ufficializzati dalla società si evince che l'indebitamento totale è sceso a 171 milioni complessivi, di cui 103 sono legati alla rateizzazione con il Fisco e altri 23 al piano-Baraldi, partito a luglio: i pagamenti saranno diluiti nell'arco dei prossimi 36 mesi. confermata la conferenza stampa di Giorgio Chinaglia per mercoledì 19 ottobre, alla vigilia del derby (che Long John seguirà dalla Curva).

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