CORSI & RICORSI

Iaquinta della Champions. Trezeguet e Ibrahimovic titolari di Capello. L'Inter ha Adriano (e Cruz). Nella Samp Bonazzoli segna e fa finire in panchina Flachi. Il Milan si è comprato Vieri. Inutile girarci intorno: è finita l'era della punta rapida e veloce. Sono tornati di moda i centravanti vecchia maniera. Alti, robusti e potenti. Con un tiro forte e preciso. Anche da lontano. Alla Chinaglia per intenderci. O se preferite alla Toni, visto che i due si assomigliano davvero tanto. Tempi duri invece per i vari Montella, Inzaghi, Miccoli, Del Piero. Il primo non segna più nemmeno a porta vuota, il secondo é tartassato dagli incidenti, il terzo è stato costretto a emigrare in Portogallo e il quarto si sveglia sporadicamente in quelle poche volte che gioca. Chissà come sarà contento Casiraghi... l'ultimo dei giganti nell'era dei nani. ********** TOTTI è il calciatore più dotato del calcio italiano. Gioca di prima come forse nessuno al mondo. Pressa, lotta e, ultimamente, appare perfino meno nervoso sui falli che subisce, anche se dirlo dopo l'ammonizione di domenica sera sembra una provocazione. Del resto l'ingiustizia subita da Trefoloni sulla punizione di Livorno farebbe saltare le staffe anche al piccolo Buddha. Ma il punto è un altro. Totti calcia troppe punizioni in partita e nonostante il suo talento non è preciso come Mihajlovic. Non è Platini né Assuncao. Vanta solo 3 gol negli ultimi 3 campionati (Mihajlovic ne ha segnati 28, Baggio 22 e Zola 21). Forse farebbe meglio a lasciare ai suoi compagni qualche calcio piazzato in più. ********** IL Palermo vola? Merito di Guidolin. L'Udinese è grande? Evviva Spalletti. Il campionato era iniziato nel segno del fair-play tra gli allenatori. Ma ecco che quando le panchine traballano arrivano i siluri. Sentite Novellino nel dopopartita di Marassi. «Cosa ho pensato quando ho visto in campo contemporaneamente Sheva, Gilardino, Kakà e Bobo Vieri? Che avevo vinto la partita». Povero Ancelotti.