US OPEN DI TENNIS

A me rimane la possibilità di raccontare il felice momento del tennis americano che, dopo aver perduto Roddick al primo turno, ha comunque portato tre giocatori nei quarti di finale, tutti concentrati nella parte bassa del tabellone dove ci sono, insieme all'argentino Guillermo Coria, Andre Agassi, Robby Ginepri e James Blake. Agassi è ormai più una leggenda che un giocatore. Sta giocando questo torneo per il ventesimo anno consecutivo, è nettamente il più anziano tra i giocatori in gara (ha tre anni di più del secondo, che è il nostro Sanguinetti) ma è stato capace di venir fuori al quinto set contro il belga Malisse. Erano due anni (contro Ancic al Roland Garros) che Agassi non vinceva un incontro in cinque set ma la tenuta alla distanza non è un problema anagrafico bensì mentale come si è capito l'altra sera quando il francesino Gasquet è crollato al quinto set contro l'americano Ginepri semplicemente perché dopo due ore e mezza è uscito dalla partita. Così questo Ginepri, che fino a metà luglio non aveva vinto nulla ed era stato bocciato al primo turno in tutti i tornei dello Slam è approdato ai quarti di finale dove troverà Coria, che si è imposto al cileno Massu in una maratona che per poco non si è trasformata in un match di pugilato dopo gli insulti che i due giocatori si sono scambiati durante l'incontro. I giornali americani si chiedono da quale parte si schiererà il pubblico nella sfida tra Agassi e Blake. Entrambi hanno storie affascinanti. Nel singolare femminile è stata abbastanza sorprendente la vittoria di Mary Pierce sulla belga Justine Henin soprattutto se si ricorda la finale del Roland Garros dove la Henin aveva concesso solo due games alla stessa avversaria. E' comunque incredibile la resurrezione, tennistica ed atletica, della Pierce che sembrava quasi una ex tennista. La Pierce ha vinto il suo primo torneo dello Slam dieci anni fa in Australia, si è ripetuta quasi a sorpresa cinque anni dopo al Roland Garros ma era poi quasi scomparsa dal grande tennis. Ora ha una grande opportunità dal momento che nei quarti troverà la Mauresmo. Intanto l'australiano Lleyton Hewitt ed il finlandese Jarkko Nieminen si sono qualificati per i quarti di finale nella parte alta del tabellone dove dovrebbero arrivare anche Federer ed ilo vinciotore dell'incontro tra Sanguinetti e Nalbandian. Hewitt ha un record eccellente in questo torneo dove vanta una vittoria (nel 2001), una finale (l'anno scorso), due semifinali ed un quarto di finale. Lo slovacco Hrbaty è andato in campo quasi rassegnato che non è certo il modo migliore per contrastare un agonista cattivo e determinato come Hewitt. Nieminen, che ha vinto qui la prova junior nel 1999 ha vinto più facilmente del previsto contro lo spagnolo Verdasco che è un buon giocatore ma senza le ambizioni e l'esperienza che i tornei di questo calibro richiedono.