Gazzoni sbatte la porta e il giudice prende tempo

Nulla di fatto tra le parti a Genova, con il giudice che si è preso 72 ore di tempo per decidere sul da farsi, ma il Consiglio federale che era stato convocato per le ore 14 a Roma è partito regolarmente, e con esso i campionati e i calendari per la prossima stagione. Il consiglio federale della Federcalcio che doveva deliberare le squadre che avrebbero composto i gironi e i campionati è stato l'ennesimo teatro di scontri: 3 ore abbondanti, inframmezzate dal rumoroso sbattere di porta dell'infuriato azionista di maggioranza del Bologna Gazzoni, il quale quando ha capito che per il suo Bologna non ci sarebbe stato altro palcoscenico che quello della serie B, vanificando tutte le sue battaglie contro la Reggina, ha lasciato a metà i lavori. «Me ne sono andato perchè rimanere sarebbe stato perfettamente inutile — aveva detto Gazzoni all'uscita — Reggina in serie A, Bologna in B nonostante i debiti palesi del calabresi. Carraro mi ha deluso», è stato il commento che in qualche modo ha aperto la strada ai nuovi campionati. L'anticipazione di Gazzoni alla folla dei giornalisti assiepati sotto la sede della Federcalcio in via Allegri ha di fatto anticipato le decisioni del parlamento del calcio. Reggina in A, Bologna in B, Lodo Petrucci accolto per tutte le società che ne avevano fatto richiesta, con il conseguente accoglimento da parte del nuovo Torino di ripartire dalla serie B. La Federcalcio nello stilare i campionati e nel ripescare alcune società ha tenuto duro sulla posizione del Genoa, mantenendo inalterata la sentenza della giustizia sportiva che ha condannato i rossoblu alla serie C con 3 punti di penalizzazione: al posto del Genoa e del Torino in A sono finite Treviso ed Ascoli. Tutto questo mentre è ancora in vigore in linea di principio la sospensiva per la formazione del campionati da parte del magistrato genovese, come confermato dagli stessi legali della Federcalcio i quali però obiettano che successivamente al provvedimento del giudice Vigotti è intervenuto il Tar del Lazio che ha imposto alla Figc di dare il via ufficiale alla stagione 2005-2006.