SETTE volte Armstrong al Tour.

E il settimo titolo iridato è anche il prossimo traguardo di Valentino Rossi nelle moto. Sette sembra essere il numero delle leggende dello sport. Ma nel caso di Armstrong, oltre al dato statistico e al richiamo alla cabala, c'è anche un elemento in più: il fatto cioè che il campione texano decida di mettere fine alla sua straordinaria carriera praticamente da imbattuto. Da «cannibale» come era considerato un suo illustre predecessore, Eddy Merckx. Nella storia dei miti dello sport non mancano i grandi numeri, altro discorso è invece parlare di quelli che nell'immaginario collettivo sono considerati i campioni «imbattibili» quelli che hanno vinto fino a quando hanno voluto. Nello sport di squadra la leggenda del calcio è quella tragica del Grande Torino, ma anche quelle del Real Madrid e dell'Inter di Herrera. A livello individuale il mito dell'imbattibilità lega tanti campioni, atleti di sport completamente diversi, ma tutti dotati di una prorompente personalità. Da Rocky Marciano, unico massimo rimasto senza sconfitte (49 match vinti di cui 43 prima del limite). Anche la sua carriera finì tragicamente sempre per un incidente aereo. E prima di lui a dettare legge c'era stato tra i massimi Joe Louis, il «bombardiere nero» che regnò dodici anni (nel '35 divenne famoso battendo Primo Carnera). Tra gli «invicibili» dell'atletica Sergej Bubka, zar dell'asta e primo uomo a superare i 6 metri (riuscì a battere 35 volte il record mondiale). Ma anche Edwin Moses (dominatore dei 400 ostacoli grazie alla rivoluzione dei 13 passi) e Michael Johnson, l'uomo che infranse il record di Mennea. «Inossidabili» storici sono stati Giacomo Agostini (impressionante il suo palmares: 122 successi su 177 gran premi disputati, 68 in 500 e 54 in 350), Klaus Dibiasi (primo tuffatore nella storia a vincere tre titoli olimpici consecutivi), Edoardo Mangiarotti (quarto sportivo al mondo per numero di medaglie olimpiche e tra i dieci riusciti a vincere quattro ori nella stessa specialità in quattro Olimpiadi diverse). Nel nuovo che avanza c'è un altro grande specialista: il tennista spagnolo Nadal. Ieri a Stoccarda ha infilato la sua 34esima vittoria consecutiva sulla terra rossa.