A RISCHIO CAGLIARI, REGGINA E PALERMO

Lo ha chiarito lo stesso ministro Roberto Maroni, dopo l'incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri con il presidente della Figc Franco Carraro. «Se come pensa il Ministero i contributi all'Inail delle società di calcio sono a tutti gli effetti dei contributi previdenziali, e non assistenziali come è invece l'opinione della Federcalcio, allora i ricorsi presentati dal Napoli Calcio contro la posizione di altre società in merito alle iscrizioni ai prossimi campionati sono fondati. Con Carraro abbiamo concordato che per questo campionato i ricorsi presentati per insolvenza dei contributi Inail saranno giudicati dalla giustizia amministrativa. Ma abbiamo anche stabilito che i contributi Inail dal prossimo campionato 2006-2007 saranno considerati anche dalla Federcalcio come contributi obbligatori previdenziali. Quindi il mancato versamento dei contributi determinerà la non iscrizione ai campionati». Quindi, secondo la posizione del ministero, la sorte dei ricorsi del Napoli e delle altre pendenze relative ai contribuiti Inail, passa nella mani del Tar e del Consiglio di Stato.«Non escludo, come Ministero, di ricorrere al Tar perchè come parte terza vengano accolti i requisiti chiesti dal Napoli calcio», ha aggiunto Roberto Maroni. Il ministro ha spiegato anche in maniera dettagliata che ci sono 31 società (4 di A, 16 di B e 11 di C) che al 18 luglio sono debitrici nei confronti dell'Inail. I debiti vanno dai 20.000 ai 700.000 euro. I «morosi» per l'Enpals sarebbero invece 43. «La situazione non è affatto drammatica - precisa la Ghisani - La serie A è tutta in regola, c'è qualche sofferenza in serie B ma i problemi maggiori sono per la C. In ogni caso il problema è del Fisco, non nostro. Da quando c'è il nuovo accordo pagano tutti».