Il barese in forte dubbio per il posticipo contro la Samp condiziona le scelte del tecnico

Quella che si percepiva anche nell'aria rarefatta che pervadeva Trigoria da martedì, dalla ripresa del lavoro della squadra. E quella che Del Neri attendeva da tempo, per aver finalmente a disposizione molti elementi che spesso non si erano potuti allenare insieme per i molti impegni infrasettimanali. Si è rivelata in realtà una tranquillità apparente, perché a turbare l'idillio ci ha pensato di nuovo il bollettino degli infortunati, in continuo e inesorabile aggiornamento. D'accordo i problemi di Perrotta e Panucci, aggiunti al difficile recupero di Mexes, transeat per i dolori fisici di Mido, ma quando di giovedì pomeriggio si sono fermati nel giro di pochi minuti Totti e Cassano, il barometro dell'umore di Del Neri avrà accusato forti addensamenti nuvolosi. Il primo che esce dopo una dolorosa fitta alla gamba, l'altro che viene trasportato negli spogliatoi dalla barella mobile. Un vuoto d'aria a novemila metri. In questa stagione soltanto a Messina, nella seconda giornata di campionato, la Roma ha dovuto rinunciare ad entrambe le sue stelle di prima grandezza. Quasi tre mesi fa, che nelle contrarietà di questo annus horribilis romanista, sembrano tre anni. Rudi Voeller allenatore, Montella - Corvia il tandem d'attacco iniziale. Al «San Filippo» Totti era in tribuna, per una contrattura al polpaccio riportata con la Dinamo Kiev e Cassano squalificato per la manata a Chiellini in Roma - Fiorentina. Ieri i due si sono sottoposti a terapie e cure a Trigoria, ma se per il capitano romanista l'assenza dall'ultimo allenamento può esser letta in chiave precauzionale, ben diversa è la situazione di Cassano. ìSiamo fiduciosi in un suo rientro per domenica, ma dovremo valutare l'effettiva entità dell'infortunio nell'arco delle prossime quarantotto ore". Il cauto ottimismo del dottor Mario Brozzi, espresso a caldo subito dopo il risentimento ai muscoli flessori della gamba sinistra, lasciava presagire che la decisione sull'impiego del talento barese, sarebbe stata presa soltanto in extremis. Magari anche domenica mattina dopo aver constatato la reazione della sua fascia muscolare. Fisioterapia, massaggi, ulteriori accertamenti ecografici. Un rebus che verrà sciolto a poche ore della gara, quindi, e che tiene in apprensione Del Neri. Lo staff medico farà l'impossibile per rimetterlo a disposizione di Del Neri per la gara con la Sampdoria, ma la sua possibile defezione, oltre a privare la Roma di un campione ritrovato che ha saputo guidarla alla vittoria in quel di Siena, potrebbe costringere il tecnico a cambiare nuovamente quell'assetto tattico che nelle due ultime partite (Kiev e Siena) aveva conferito stabilità e maggior protezione alla squadra. Un ritorno al 4-4-2, quindi? Probabile, anzi no. Nel senso che con l'innesto nell'undici titolare di Marco Delvecchio, Del Neri potrebbe trovare un omologo di Cassano. Almeno sotto l'aspetto puramente tattico, che sia in grado di ricoprire la posizione dell'attaccante che operando sul versante sinistro, riesce anche a dar manforte in fase di copertura. Con Cufrè a svolgere, di fatto, le mansioni di quarto difensore. L'attaccante milanese è assente da quel Roma - Milan che tanto fece parlare per la sua reazione. Meno accreditata sembra essere l'ipotesi D'Agostino, che finora in campionato ha collezionato la miseria di 54 minuti.