EUROPEI IN PILLOLE

Del Piero non c'è, Cassano sì. Il tecnico arrivava a Tunisi proprio per verificare la tenuta della squadra dopo una settimana di preparazione e per cercare di sciogliere gli ultimi due dubbi sulla formazione titolare con cui affronteremo la Danimarca nell'esordio all'Europeo del prossimo 14 giugno. Fiore o Camoranesi ? Del Piero o Cassano ? Purtroppo l'infortunio del laziale ha impedito al Trap di effettuare la staffetta-verifica tra lui e l'italo-argentino, mentre l'esigenza di verificare al massimo Del Piero (reduce da una stagione deludente) lo ha spinto a tenerlo in campo fino a metà ripresa. E la risposta dello juventino è stata ancora una volta deludente. Da esterno sinistro del trio di trequartisti alle spalle di Vieri resta troppo fuori dal gioco; quando si accentra sembra non avere più lo scatto felino e l'istinto del killer d'area di rigore, dove ha subito un fallo da penalty al 34'. Emblematico il gol che si è mangiato al 6' della ripresa, quando solo davanti al portiere ha calciato a lato. Una scena già vista nella finale dell'Europeo di quattro anni fa, persa con la Francia di quel monsieur Lemerre che, per uno strano scherzo del destino, ieri sera ha inaugurato la nostra nuova avventura nella fase conclusiva della manifestazione nelle vesti di mister di una Tunisia falcidiata dall'assenza del blocco dell'Esperance. Meglio Cassano di Del Piero, dunque, anche perché l'intesa tra lui e Totti ha già fatto grande la Roma. E pur non avendolo visto ieri all'opera, meglio anche Fiore di Camoranesi, ieri abulico lui e troppo attento a tenere la posizione, cosa che gli ha impedito di incidere sulla gara. Purtroppo anche stavolta, come in Polonia lo scorso novembre, la partita è stata preceduta dalle tragiche notizie arrivate dal Medio Oriente e l'umore dei nostri ne ha per forza risentito. In campo i tunisini hanno mostrato una grinta eccessiva per una gara del genere. Entrate decise, scontri aerei vigorosi, azzurri subito innervositi, a cominciare da Del Piero (già teso per il fatto di giocarsi molto) e Totti (che, al contrario, voleva solo evitare infortuni che potessero mettere a repentaglio la sua partecipazione all'Europeo da protagonista). L'arbitro francese Duchamel ha lasciato fare. Alla fine l'Italia ha vinto e, visto che aveva perso per 1-0 tutte le ultime amichevoli che avevano preceduto le tre più recenti manifestazioni internazionali a cui ha partecipato (mondiali di Francia '98 e Giappone-Corea 2002 ed Europei 2000), cabalisticamente parlando potrebbe anche essere un segno positivo. Lo 0-0 è stato sbloccato da un'autorete di Bouazizi, autore di un goffo colpo di testa con cui ha preso in contropiede l'uscita del suo portiere su passaggio di Totti. Il raddoppio è arrivato grazie ad un altro colpo di testa, stavolta di un Cannavaro lasciato solissimo su angolo battuto ancora da Totti. Per il capitano è stato il primo gol in nazionale ed è bello che lo abbia segnato nel giorno in cui, con 78 partite in azzurro, ha raggiunto Gaetano Scirea all'ottavo posto della classifica dei più presenti di sempre. Il primo tempo finiva così 2-0 e, vista la girandola dei cambi effettuati nella ripresa (con splendida punizione di Pirlo per il 3-0 e rete di Zambrotta allo scadere susseguente ad angolo, primo gol azzurro anche per lui), è a quello che dobbiamo fare riferimento. Quella che dovrebbe essere la squadra titolare del Trap (anche con Camoranesi e Del Piero ?) ha fornito una prestazione convincente sotto il profilo della tenuta atletica, dell'affiatamento e della voglia di sacrificarsi l'uno per l'altro. Da rivedere i piazzamenti difensivi sui calci piazzati, visto che la Tunisia è stata pericolosa in due occasioni su due susseguenti a calcio d'angolo. Meno male che Buffon sembra aver ritrovato il suo smalto, tanto che il Trap gli ha fatto giocare tutta la gara. Avere un portiere che para è già un buon inizio. Per il resto speriamo in Totti e nella sua voglia di imporsi all'attenzione europea.