CALCIOSCOMMESSE

Gli agenti della Dia di Napoli hanno effettuato perquisizioni nello loro case, oltre che nelle sedi di Modena e Sampdoria. Nessun addebito è stato però contestato ai dirigenti della Sampdoria dagli investigatori napoletani. Lo specifica un comunicato della società blucerchiata che conferma la perquisizione compiuta dai carabinieri nella sede di piazza Borgo Pila. «In merito alle notizie apparse in serata - si legge nella nota - l'Uc Sampdoria spa comunica che ufficiali di polizia giudiziaria si sono presentati presso gli uffici di piazza Borgo Pila per acquisire documentazione e informazioni relative a un'indagine in corso da parte della procura di Napoli. Ai dirigenti della società non è stato comunque contestato alcun addebito». Animi tranquilli anche in casa-Modena. «Per noi del Modena il campionato non finisce qui», aveva detto domenica scorsa il presidente del Modena, Romano Amadei, dopo la sconfitta all'Olimpico contro la Lazio che ha condannato gli emiliani alla retrocessione, salvo sviluppi dall'inchiesta sul calcio-scommesse. E per dare subito un seguito concreto a questa affermazione, la dirigenza aveva previsto di far riprendere gli allenamenti lunedì prossimo, nella speranza di poter essere ripescati e accedere a un eventuale spareggio se la posizione di qualche altra società si dovesse aggravare. «Continueremo ad allenarci come se dovessimo fare uno spareggio - ha detto ancora Amadei quattro giorni fa - Anche perché ultimamente ci sono troppe cose strane che stanno accadendo. Ho notato che chi fa sceneggiate televisive alla fine ottiene qualcosa». Pochi giorni prima della partita con la Lazio, Amadei aveva ribadito la linea di basso profilo: «Ci muoveremo solo se risulterà che il Modena è parte lesa in questa vicenda - aveva detto - Per ora restiamo alla finestra senza intervenire sulle indagini». E in un'intervista il vicepresidente vicario del Modena Mauro Alberici ha precisato che «sul fronte delle scommesse per ora non ci sono reati accertati, quindi non ha senso fare delle sparate». Dalla sede del Modena, i carabinieri, a quanto si sa, hanno prelevato alcuni computer, sembra otto, su cui saranno compiuti accertamenti. È sereno Bettarini dopo le perquisizioni nella sua abitazione e nell'auto parcheggiata in garage. «Sono stati carini, hanno solo fatto il loro dovere; comunque non c'è niente». Insieme a Bettarini c'era solo uno dei suoi procuratori, Federico Cavalli dal momento che sua moglie, la presentatrice Simona Ventura, si trova all' estero con gli stilisti Dolce e Gabbana. I militari hanno abbandonato la casa del calciatore poco dopo le 23.00 e poco dopo Bettarini ha aperto la porta ai cronisti che chiedevano una sua dichiarazione.