TENNIS: INTERNAZIONALI D'ITALIA, AL VIA IL TORNEO FEMMINILE

Succede puntualmente così da quando il calendario è stato rovesciato danneggiando contemporaneamente la qualità della prova maschile e l'esito complessivo della manifestazione. Tra l'altro anche tra le donne registriamo assenze dolorose ed importanti perché mancano tre delle prime quattro giocatrici del mondo (Henin, Clijsters e Davenport) e metà della famiglia Williams. Non serve far sapere alla gente che almeno nel tabellone femminile siamo rappresentati meglio che in quello maschile. Abbiamo comunque due giocatrici tra le teste di serie ed anche se è proibito fare sogni di gloria se almeno una raggiungesse i quarti di finale potremmo essere soddisfatti. Intanto sia la Schiavone che la Farina hanno passato il primo turno contro avversarie di buona qualità anche se un po' in declino. L'australiana Pratt, battuta in due rapidi set dalla Schiavone, è giocatrice di notevole esperienza (31 anni) che però, come suggerisce il suo passaporto, si trova meglio sulle superfici rapide. Per la terra ha colpi troppo leggeri e Francesca ha potuto imporre la sua maggiore solidità. In quanto all'austriaca Schett, avversaria della Farina, è opportuno ricordare che nel 1999 è stata numero 7 ed anche se è scesa al numero 55 rimane, a 28 anni, ancora competitiva. Silvia l'ha tenuta a bada con il suo tennis geometrico che ha il difetto di far giocar bene le sue avversarie ma che le garantisce risultati e classifica di primo piano. La Farina era arrivata, due anni fa, al numero 11 poi ha perso qualche posizione l'anno scorso, mi pare abbia abbastanza voglia per provare a raggiungere il suo traguardo di sempre, un posto tra le prime dieci. Niente da fare, invece, per la Santangelo che ha trovato nella sorella di Marat Safin un'avversaria più forte di lei. La ragazza, che tanto bene si è comportata all'Australian Open si trova probabilmente meglio sulle superfici veloci dove può sfruttare il buon servizio e una insolita attitudine alla rete. Sulla terra, invece, le manca la regolarità e soprattutto la mobilità. Purtroppo le qualificazioni non hanno aumentato il numero delle italiane nel tabellone principale che sono rimaste cinque. Infatti nessuna delle undici italiane che hanno affrontato le qualificazioni è riuscita a superarle. Oggi avremo in campo la Pennetta e la Camerin.