di TIZIANO CARMELLINI «COSI' ha vinto solo il Milan».

Il tecnico giallorosso lo aveva detto alla vigilia che un pareggio non sarebbe servito ne alla Roma ne Lazio. Il Milan ora è a +8 e il conto delle partite giocate è pareggiato. Resta lo stimolo dello scontro diretto e la speranza del crollo rossonero. Capello comunque ci crede... o meglio, ci spera. «Sì, ci spero ancora attacca il tecnico giallorosso dobbiamo crederci fino in fondo e andare a giocarci, fra qualche giorno, lo scontro diretto: questo derby non ci condanna». Così come non condanna la Lazio. «No, anche loro domenica giocheranno lo scontro diretto con l'Inter e possono recuperare». Sulla partita Capello ha le sue certezze: la Roma meritava di vincere. «Sì, visto quello che abbiamo creato e le occasioni sbagliate credo proprio di sì. La differenza l'ha fatta Peruzzi che ha salvato per ben tre volte la porta della Lazio: tre veri miracoli, bravo. Noi abbiamo provato a vincere, la squadra ha reagito bene dopo esser andata sotto. Due occasioni limpide e per tre volte non abbiamo chiuso l'ultimo passaggio. Meglio nel primo tempo visti gli spazi che la Lazio si concedeva. Anche nella ripresa non abbiamo concesso nulla a loro che comunque sono un'ottima squadra». L'azione del rigore concesso alla Roma ha innescato le proteste della Lazio, Mancini ha urlato qualcosa al collega giallorosso, ma Capello minimizza. «Non è colpa di nessuno se Corradi preferisce giocare a pallavolo. Il rigore c'era ed era netto, dalla nostra parte si è visto benissimo spiega il tecnico giallorosso ho anche provato a dirlo a Mancini che l'aveva presa di mano: pugno pieno volontario. Insulti? No, non mi sembra, se lo ha fatto non ho capito» chiude sull'exploit di Mancini. Poi Capello, a precisa domanda, spiega la scelta Candela: peggiore in campo. «Avevo scelto lui per coprirmi di più da quella parte. Poi, nella ripresa mi serviva un giocatore più offensivo e ho mandato in campo D'Agostino. Ma adesso però non esageriamo, perchè non si può dire che la colpa è di un solo giocatore. In campo c'erano due squadre che volevano i tre punti, ma che non sono riuscite a portarli via: stavolta la volontà non è bastata».Quando Rosetti ha espulso Liverani per il secondo fallo su Totti, Capello stava per effettuare un cambio, poi improvvisamente bloccato. «Stavo facendo la sostituzione, mettere dentro Carew e mi sono visto Liverani passare davanti. Ero girato, così ho chiseto a Tempestilli: "Ma che ha espulso Liverani?". A quel punto cambiava tutto e ho bloccato il cambio: tutto qui».Un derby che si mette di traverso al cammino giallorosso, non toglie comunque la voglia e la grinta a Capello. «Io ci spero sempre, almeno finchè l'aritmetica dirà diversamente. Allora, ma solo allora, faremo i complimenti al Milan che è l'unico vincitore del derby giocato all'Olimpico. I tifosi? Complimenti per il comportamento hanno dato una grande dimostrazione, anche se tra i laziali, un paio di buuu, si potevano risparmiare». Il derby finisce qui.