FORMULA UNO: ALL'ALBA DI DOMANI IL PRIMO GRAN PREMIO A MELBOURNE (DIRETTA RAI 1, ORE 3.55

Il Gran Premio del debutto stagionale, al di là dei valori tecnici che verranno proposti, ha una enorme importanza psicologica. Partire con il piede giusto assume, infatti, una importanza fondamentale. In particolare, nell'occasione, da parte degli avversari della Ferrari, frustrati dal predominio della Casa italiana che dura da troppo tempo. Ma pure per la Rossa, cui spetta l'ingombrante ruolo di favorita, non mancano i motivi di apprensione. La consistenza della F2004 è fuori discussione, accompagnata dalla bramosia di successi di Schumi e dall'ottimismo di Barrichello, ma resta un enigma la effettiva competitività della McLaren-Mercedes e della Williams-BMW, come è da verificare l'ulteriore sviluppo della Renault, che potrebbe rappresentare l'ago della bilancia nella lotta per il titolo. La Mc-Laren, al momento, è un mistero, considerando l'alternarsi di tempi record e di clamorose rotture del motore nel corso dei test invernali, mentre la Williams ha l'obbligo di stupire una volta deciso di affrontare il campionato con una vettura tanto innovativa dal punto di vista progettuale. Ma le incognite sono dietro l'angolo quando si decide di percorrere una strada tecnica solitaria. L'una e l'altra, senza troppe perifrasi, sono all'ultima spiaggia, perché i loro partners motoristici, la Mercedes per la prima, la BMW per la seconda, non possono permettersi di andare incontro ad un'altra stagione da comprimarie, sia pure di lusso. Lo pretendono l'immagine e gli investimenti. Poi, il capitolo piloti. Schumacher il Cannibale, l'uomo dei sei titoli mondiali, dei record a ripetizione, suscita sempre di più nei suoi antagonisti la voglia di scalzarlo dal trono. I più accreditati nell'impresa sono Kimi Raikkonen, il finlandese di ghiaccio, Juan Pablo Montoya, il colombiano che fa delirare le folle per la sua aggressività, a volte eccessiva, e Ralf Schumacher, finora bloccato a livello mentale dal doversi confrontare con il fratello, verso il quale, magari a livello inconscio, nutre una sorta di complesso di inferiorità. Tutti e tre a Melbourne cercheranno di sovvertire subito la gerarchia, sfruttando al meglio le risorse che gli verranno messe a disposizione delle rispettive squadre. Obbiettivo ambizioso che potrebbe indurli ad una corsa d'attacco con il rischio di commettere errori determinanti. Comunque, loro quanto Schumi, dovranno fare i conti con le novità regolamentari, un punto interrogativo soprattutto nella gara d'esordio.