di FABRIZIO FABBRI E' UN ennesimo tradimento, di quelli che non si possono perdonare, ...

Che vittima della partita-scempio dei suoi americani (di passaporto ed ingaggio non certo di rendimento) ha salutato la Final Eight di Coppa Italia con la sconfitta 85-77 subita con la Scavolini Pesaro. Peccato, perchè gli altri hanno dato tutto ed anche un pizzico in più, arrivando ad un passo dall'impresa. Myers, che voci di radio-mercato danno di nuovo ad un passo da Siena che girerebbe Vukcevic, su tutti (28 punti per lui), seguito a ruota da Tusek , Esposito e Bonora. Ma non è bastato, perchè Pesaro è una squadra in cui il talento e l'atleticità straborda e regalare agli avvesari due americani è stato per la Virtus fatale. L'inizio di Roma è stato un campionario da film dell'orrore con Alexander e Griffith (quattro punti in due) perfetti ad imitare Boris Karloff nel ruolo delle mummie. Non è stato quindi difficile per Pesaro volare sul 15-2 grazie ad un inizio in stile Nba di Alphonso Ford. E' bastato però che Bucchi togliesse dal campo l'impresentabile play per dare spazio a "metronomo" Bonora ed è cominciata la lenta risalita. Un pizzico di genialità l'ha regalata Esposito mentre Barton, dopo un paio di minuti punitivi in panchina, ha messo la museruola a Ford e fatto male alla difesa marchigiana. Poi dalla panchina s'è alzato Obelix Tusek e la musica è veramente cambiata. 21-17 al 10' e poi l'aggancio sul 29-29 grazie ad un canestro di Barton su un geniale assist di Esposito. Tonolli ha addirittura insaccato il vantaggio dalla lunetta, 37-36, con i primi 20' che si sono chiusi sul filo dell'equlibrio, 45-44, con il primo canestro da tre di Myers della serata. Poi, con la panchina corta (nella capitale sono rimasti Righetti e Bowdler) la Virtus ha cominciato ad annaspare. Alexander ha continuato ad inanellare scempiaggini e Griffith è sembrato un imbolsito ex giocatore. Così trascinata da Scarone, Pesaro ha allungato. Le speranze di Roma sono state tenute vive da Esposito e dall'indomito Myers e ad un minuto dalla fine Barton ha sbagliato il libero del - 2. Roma ha alzato bandiera bianca, salutando così la Coppa Italia.