FORMULA 1: IL DIRETTORE GENERALE DELLA FERRARI LANCIA LA SFIDA

«Il rischio usura non c'è» dice, aggiungendo che in Ferrari si vive «come se non vincessimo da tanto tempo». Ovvero con ancora tanta fame di successi. «Non siamo dei fenomeni. La barca più sofisticata non va se c'è anche un solo vento contrario. Una barca normale può vincere se tutti soffiano nella stessa direzione. Il valore aggiunto sono le persone». La metafora velistica di Todt illustra i cinque anni straordinari di Maranello, nella conferenza stampa che chiude il 14/o incontro stampa, a Madonna di Campiglio. «L'obiettivo - spiega Todt - è prolungare la formidabile striscia di successi con la Ferrari 655 che sarà presentata a Maranello il 26 gennaio. Per questo ci sono pochissime modifiche: Luca Baldisserri è stato promosso responsabile degli ingegneri di pista, in favore dello stratega Ross Brawn che così avrà da pensare a meno interlocutori; Mattia Binotto diventa responsabile motori in pista e Noel Cavey dei motori nei test, Pino D' Agostino avrà nuove responsabilità nel gruppo». Del prolungamento del contratto di Barrichello, Todt dice che «è stato quasi automatico. Siamo molto contenti di avere Rubens per altri due anni, ha fatto un lavoro straordinario, ha vinto due gare strategiche, Silverstone e Suzuka, non c'era nessuno motivo per non andare avanti con un gruppo vincente». Sui rivali (McLaren, Williams, Renault) bisogna aspettare: «In tutta onestà non ho la minima idea. Dovrei tirare a indovinare. Fino all' Australia non sapremo cosa pensare». Dopo 11 anni in Ferrari, Todt spiega: «La cosa importante nella vita è il fenomeno di usura: quando ci raggiunge è meglio cambiare mestiere». Revisione penalità In una riunione tenutasi ieri a Londra fra Max Mosley (presidente della Federazione internazionale dell'Automobile) e i rappresentanti delle scuderie, è stato convenuto di rivedere il sistema delle penalità da comminare ai piloti che restano in gara dopo essere stati coinvolti in incidenti. Le penalità non saranno più inflitte durante la corsa (come lo stop-go e il drive-through), ma a competizione ultimata e dopo aver ascoltato la difesa dei piloti, che - come succede per la patente a punti italiana - le assommeranno. Alla terza sanzione scatterebbe la squalifica per una gara.