GELSENKIRCHEN — Vigilia di polemiche per Besiktas-Chelsea, sfida decisiva tra quelle di Champions League in programma stasera.

Allo stadio di Gelsenkirchen, zona ad alta intensità d'immigrazione, si prevede la presenza di 50 mila turchi, ma il tecnico del Besiktas, l'ex trainer dell'Inter Mircea Lucescu, non si consola con questo. «Ho cercato di mettermi nei panni del Chelsea e del mio collega Ranieri - dice Lucescu - ma proprio non riesco a capire la loro posizione quando dicono di avere timore di giocare ad Istanbul. Se la stessa cosa (gli attentati n.d.r.) fosse accaduta in Inghilterra, sono assolutamente certo che ci avrebbero comunque costretto a giocare a Londra. E questo per me non è fair play, anzi è uno scandalo. In termini di cultura e mescolanze etniche Istanbul è come Londra, e la vita deve andare avanti. Ci siamo schierati al fianco degli inglesi nella lotta al terrorismo, e mi sorprende che adesso il Chelsea si sia fatto coinvolgere in speculazioni di politica internazionale. Comunque daremo il massimo, a noi serve vincere». Nel Besiktas anti-Blues non ci sarà lo squalificato Giunti, con Pancu spostato a centrocampo. Sulle tre quarti Sergen e Tumer, davanti il solito Mansiz. Sulla fascia destra torna il polacco Dobra. Il tecnico di Testaccio non potrà invece disporre del duo argentino Crespo-Veron. «La Lazio stia tranquilla - dice Ranieri alludendo ai timori provenienti da Roma sulla professionalità dei londinesi, già qualificati - perchè abbiamo comunque degli stimoli. Vogliamo vincere per essere sicuri di aggiudicarci il primo posto del nostro girone, anche se poi il sorteggio può comunque riservarti un avversario difficile».