Stangata Stankovic, De Mita si ribella

Il calciatore serbo sabato scorso era stato allontanato dal terreno di gioco dall'arbitro Bertini dopo una veemente protesta nei confronti del guardalinee Copelli che, nell'occasione, aveva ignorato un evidentissimo fallo di mano del senese Taddei comesso a tre metri dalla linea laterale. Le accese proteste di Stankovic avevano spinto l'assistente di linea a richiamare l'attenzione del direttore di gara che, ascoltato il suo collaboratore, metteva mano al taccuino per espellere il capitano della Lazio. A quel punto il centrocampista serbo tornava sui suoi passi afferrando la maglia del signor Copelli e chiedendo ulteriori spiegazioni: tutto si concludeva in pochi secondi grazie anche all'intervento del team manager Manzini accorso per sopire il disappunto del giocatore appena espulso. La decisione del giudice sportivo ha lasciato interdetti i dirigenti della società biancoceleste che presenterà un ricorso d'urgenza. «Quattro giornate di squalifica sono una punizione eccessiva e discriminatoria - ha dichiarato il direttore generale della Lazio Giuseppe De Mita - Stankovic ha commesso un errore e per questo motivo è giusto che paghi, ma la società ritiene che la decisione presa dal giudice sportivo vada oltre. Per questo la Lazio inoltrerà ricorso alla Disciplinare per cercare una riduzione della squalifica». Qualora il ricorso dalla Lazio non dovesse essere accolto, il giocatore tornerebbe a giocare soltanto l'11 gennaio contro il Brescia, saltanto le prossime quattro partite di campionato contro la Juventus, l'Ancona, l'Inter e la Reggina. Oltre al danno, la beffa: Stankovic dovrà pagare una multa di 1.500 euro alla Federcalcio. Un'aggravante, considerando il ruolo di capitano della squadra che Dejan Stankovic stava ricoprendo al momento dell'espulsione. La multa inflitta dal giudice sportivo andrà ad aggiungersi a quella comminata dalla Lazio: il club biancoceleste deciderà la sanzione dopo aver discusso il riscorso davanti alla Disciplinare. Già negli spogliatoi di Siena il direttore generale della Lazio si era espresso condannando l'atteggiamento del calciatore e anticipando il provvedimento societario. Stankovic rischia un'ammenda che va dai 50 ai 70 mila euro, legata alle giornate di squalifica che verranno alla fine comminate al centrocampista di Belgrado. Sim. Pie.