ATLETICA: PRESENTATA LA STAGIONE

È partita ufficialmente ieri la stagione 2004 dell'atletica leggera. L'annata vedrà come fine preminente ben figurare ai Giochi Olimpici ateniesi. L'Italia non porta a casa una medaglia d'oro nell'atletica dal 1988, anno in cui le Olimpiadi si svolsero a Seul e premiarono nella maratona Gelindo Bordin. Nel 2000 furono due le medaglie, ma d'argento. Oggi ciascun sportivo, in cuor suo, culla il sogno di un gradino più alto del podio nella madre di tutti gli sport. Ieri a presentare la stagione olimpica c'era il gotha dello sport nazionale. La conferenza stampa si è svolta nello splendido scenario romano di Villa Madama. A fare gli onori di casa, il presidente della Fidal Gianni Gola e il segretario generale Coni, Raffaele Pagnozzi. Il presidente Gola ha sottolineato l'importanza di ben figurare all'appuntamento olimpico. Aggiungendo che, malgrado quanto si dica in giro, l'atletica italiana sta bene. Lo dicono i numeri, lo segnalano i tanti tesserati e il buon numero di manifestazioni internazionali che si svolgono nel nostro Paese. Nessuna polemica sui problemi economici dello sport nazionale, forse perché c'è chi pensa che, alla fine, si risolveranno in nome della Ragion di Stato e dello sport nazionale. Ad ogni modo, il numero uno Fidal ha sottolineato come «dalle Olimpiadi di Barcellona le risorse dello sport italiano siano in netto calo». Gianni Gola ha ribadito anche la necessità di coinvolgere maggiormente gli Enti Locali: «Gli effetti dei tagli non si faranno sentire ad Atene, nonostante siamo stati costretti a tagliare una serie di investimenti programmati. Però, per rimanere a certi livelli, abbiamo bisogno che lo sport si radichi nel territorio». Gola ha anche parlato della lotta al doping: «Il ricorso al THG è un fenomeno inquietante, perché è una sostanza creata appositamente per doparsi. La lotta al doping deve essere una priorità dello sport». A margine della conferenza stampa, sono stati premiati i migliori atleti 2003, tra i quali Gibilisco e Magdelin Martinez, due dei nostri alfieri per centrare il tanto sospirato oro olimpico, come ha ribadito Gola: «Non vinciamo dall'88. A Sydney è stata squalificata Elisabetta Perrone nella marcia. È ora di interrompere il digiuno».