IL PRESIDENTE della Federcalcio Carraro, i vicepresidenti Abete e Mazzini e il cittì azzurro Trapattoni ...

Tra gli argomenti all'ordine del giorno, anche le critiche alla legge spalma-perdite espresse nei giorni scorsi dal commissario europeo alla Concorrenza, Mario Monti che ha bocciato il decreto. Alla Commissione europea dovrà rispondere il governo italiano, ma la federazione evidentemente vuole partecipare al dibattito. Lasciando via Allegri il presidente Carraro non ha voluto spiegare quale sarà la posizione della Figc in merito all'iniziativa della Commissione europea: «Non abbiamo ancora le carte», ha detto. Più loquace di Franco Carraro è il vicepresidente vicario della Figc Giancarlo Abete (nella foto): «La posizione di Monti non è stata un fulmine a ciel sereno». Al termine della riunione svoltasi in via Allegri con il presidente Carraro, i vicepresidenti federali Abete e Mazzini e il direttore generale Ghirelli. Abete commenta così. «Per il momento - dice Abete - non avendo ricevuto ufficialmente i dettagli, non possiamo entrare nel merito. Non siamo comunque noi a dover rispondere a Monti, perchè il rapporto è tra il governo italiano e la Commissione. Sarà il governo infatti a dover dare le motivazioni e le spiegazioni che gli verranno chieste. Casomai sarà poi il governo stesso a chiedere alle parti interressate come noi di entrare in gioco». La federazione ha già preso contatti con il governo? «A livello formale, di contatti non ce ne sono stati», risponde Abete. Il pericolo che incombe adesso sulle società è che, se il decreto verrà considerato da Bruxelles un aiuto di Stato, il governo sia costretto a cancellarlo immediatamente. A quel punto le società che hanno usifruito del decreto per «spalmare» la svalutazione dei giocatori si troverebbero con un bilancio già in negativo e potrebbero essere costrette a una ricapitalizzazione immediata. La situazione, però, secondo Abete non è ancora drammatica: «Come ha detto anche il sottosegretario Pescante, la situazione può essere ancora fronteggiata».