I NERAZZURRI VOGLIONO RITROVARE LA VIA DEL SUCCESSO (ORE 20.30, GIOCO CALCIO 1)

Più che agli avversari, tuttavia, il tecnico nerazzurro guarda alla sua squadra, lavora sul progetto che sta cercando di costruire e sul quale tanto insiste. Zac sta gettando le fondamenta del suo modulo e dunque rispetto a domenica scorsa non farà tanti cambi in formazione: «Se voglio costruire qualcosa di buono - spiega - non posso cambiare molto». A Verona si vedranno dunque gli stessi dieci degli undici giocatori scesi in campo contro la Roma, anche perché sono recuperati sia Coco («è sfebbrato da ieri e non ha più mal di schiena, si è allenato regolarmente»), sia Cannavaro («ha solo saltato un paio di allenamenti, sta bene»). L'unica novità dovrebbe essere Emre al posto di Kily Gonzalez, mentre Luciano è pronto a prendere il posto di Coco. Intanto, c'è stata una settimana in cui l'Inter ha potuto lavorare e questo dà fiducia a Zaccheroni: «Non abbiamo potuto provare tutte le soluzioni ed effettuare tutte le verifiche che volevo, ma abbiamo fatto abbastanza: il tempo ci ha aiutato a crescere». È questo che si aspetta Zac, una squadra in crescita, sulla quale lui sta lavorando non solo sul piano tattico: «Il mio compito ora è quello di convincere la squadra dei grandi mezzi che ha, e ne ha tanti: finchè loro non si renderanno conto di questo, avremo sempre alti e bassi». Il tecnico guarda solo al presente: della fascinosa ipotesi legata al ritorno di Ronaldo, quindi non vuol nemmeno parlare, perchè «altri possono permettersi di guardare al futuro, io no». E il presente si chiama Chievo, «squadra aggressiva, dinamica, corta, che sta bene di testa e di gambe e che come progetto mi ricorda molto la mia Udinese». Per vincere, perché è questo che Zaccheroni vuole («Io gioco sempre per vincere»), l'Inter dovrà «sfruttare il maggior tasso tecnico: so quanto è bravo Del Neri perchè lo conosco dai tempi dell' Interregionale. Andremo ad affrontarli con attenzione, ma abbiamo i mezzi per rompere il loro equilibrio». Quei mezzi sono soprattutto Vieri e Recoba, addirittura fischiati contro la Roma: «Ma loro sanno di godere della mia stima. Vieri deve trovare la condizione migliore, ma potrà farlo solo giocando in partita e svolgendo degli allenamenti mirati. Recoba non può certo essere al top visto che ha giocato poco: vi dico però che sull'uruguaiano punto parecchio». Il messaggio a tutto il gruppo è ancora più chiaro: «Meglio non guardare la classifica, che al momento ci penalizza. Dobbiamo solo pensare a diventare squadra nel più breve tempo possibile», afferma Zac. Che però zitto zitto non ha ancora gettato la spugna nella lotta allo scudetto, e ci mancherebbe: «Siamo indietro, ma è presto e con i 3 punti si fa in fretta a risalire.Ora siamo a novembre: c'è la possibilità di risalire. Non è una promessa, dipende dal tempo che impieghiamo a diventare squadra».