Il capitano della Roma illumina il Granillo, bene Oddo e Zanetti

Con una punizione bloccata a terra è l'unico attimo di concentrazione. ODDO 6.5 Tutta la fascia destra è a sua disposizione ma all' inizio stenta ad approfittarne. Ha però il merito di far partire il cross che in Inzaghi trasforma nel 2-0. CANNAVARO 6.5 Normale amministrazione contro l'unica punta avversaria che non lo mette mai in difficoltà. Cosa che invece riesce a qualche irregolarità del terreno, unita a un paio di incertezze: ma si sa, le sue partite sono quelle del furore, non della noia. NESTA 6.5 La sicurezza fatta persona, è ormai da tempo abituato a ben altre sfide. Dalle sue parti non si passa ed ha il tempo di inventare anche qualche bel lancio. ZAMBROTTA 6.5 Si sgancia spesso in avanti, ma l'intasamento delle corsie è tale che non gli è possibile sfruttare a dovere il cross. Né dalla sua parte il centrocampo lo appoggio sempre a dovere. Ma la velocità, il passo, i tempi degli inserimenti confermano che oramai è terzino d'attacco vero e proprio. CAMORANESI 6 In partenza ha qualche esitazione, costretto a giocare da mezzo destro nel centrocampo a tre. Non deve però essere un caso se oltre al primo gol diverse azioni partono da sue aperture del gioco. PERROTTA 6.5 Una partita orgogliosa. Non sguazza nel centrocampo a cinque dell'Azerbaigian, fa il suo lavoro ma come al solito con grande diligenza. ZANETTI 7 Quando parte l'assist dell'1-0, complici i capelli e il tocco, la falsa impressione è che quel pallone di prima sia di Totti. E invece stasera il vero leader in mezzo al campo è lui. TOTTI 7.5 Gli manca solo il gol ad una prestazione sontuosa. Illumina il Granillo con giocate di prima al bacio. Mancava da tanto tempo ma averlo ritrovato allarga a dismisura gli orizzonti del Trap che con un campione simile può guardare con grande ottimismo e fiducia al suo prossimo europeo. INZAGHI 7.5 Un gol per tempo, e Paolo Rossi è addirittura superato. Certo, non sono doppiette tipo quelle alla Polonia nella semifinale Mundial ma tornano sempre buoni per gli statistici. Al di là dei numeri, ha il merito di cercare sempre il gol, di metterci sprint, voglia e testa sacrificandosi persino a sinistra. VIERI 6.5 Alti e bassi in 55'. Mostra ritardi di condizione ma non di volontà, si vede annullare un gol e si fa trovare puntuale all'appuntamento con l'1-0 valido. Poi scivola nell'errore di mandare a quel paese Trap al momento del cambio: conta più la rabbia di esser stato chiamato fuori che quella poco precedente per il secondo gol di seguito annullato. DI VAIO 6.5 Ha la stessa verve mostrata in settimana, segna e si candida per il ruolo di outsider rispetto alla lista dei 22 da portare in Portogallo. TRAPATTONI 7 Le sue scelte sono obbligate, eccessiva forse la cautela della vigilia. Ha però il merito di completare la rimonta verso il Portogallo, una soddisfazione personale, portando la squadra all'appuntamento finale e decisiva nelle giuste condizioni mentali, nè troppo rilassata nè nervosa. Anche il girone di qualificazione al mondiale, dopo un avvio trionfale, si risolse all'ultima partita: ma quella volta soffrendo a Parma contro un Ungheria migliore dell'Azerbaigian solo sulla carta, e con un gol-punizione di Del Piero. Almeno da questo punto di vista, è un passo avanti. Come quelli fatti dalla nuova Italia dopo il disastro coreano.