Il tecnico punta forte sull'attaccante giallorosso: «Sarà lui il nostro uomo in più» Oggi l'esordio all'Olimpico contro il Brescia: tridente e difesa a tre (Sky ore 15)

La squadra di Capello, ampiamente rivista e con nuovi stimoli nella testa, si ripresenta davanti al suo pubblico ottantuno giorni dopo quel 1-2 contro l'Atalanta che chiuse una stagione a dir poco da dimenticare. Oggi primo test casalingo contro l'ottimo Brescia di De Biasi, prima chance per dimostrare al popolo giallorosso che qualcosa è cambiato: anche se ben undicimila tifosi non ci hanno creduto sulla parola non rinnovando il vecchio abbonamento (quest'anno la Roma s'è fermata a quota 37.000 tessere). Capello per l'esordio casalingo riparte dall'antico e rispolvera la classe del ritrovato Montella. Ieri grandi elogi per l'attaccante che lo scorso anno ha scaldato a lungo la panchina giallorossa e che, visto l'ingaggio del nuovo arrivato Carew e la condizione di Cassano, rischia di doverlo fare anche in questa stagione appena iniziata. «Sarà lui l'uomo in più della Roma di quest'anno e me lo tengo così com'è, perché se fosse più alto perderebbe il guizzo, la rapidità che ha» dice sorridendo rispondendo alla battuta dell'attaccante giallorosso dell'immediato dopo-partita a Udine. E non provate a dire che Carew e Montella non possono giocare insieme. Capello sale in cattedra: «Non possono farlo bene, ma benissimo, si integrano alla perfezione». Insomma unica certezza il tridente, quello che Capello quest'anno metterà in campo dall'inizio. Anche qui il tecnico giallorosso ha le idee molto chiare. «Con tre punte puoi essere pericoloso solo se hai quelle giuste e noi quest'anno le abbiamo. Sei pericoloso lì davanti se non intasi l'area e arrivi giù veloce. Ma non è detto — continua — che con tre punte attacchi di più. Questa Roma non ha solo l'attacco, è una squadra molto equilibrata che può fare grandi cose». Capello sa bene che gli acquisti fatti questa estate hanno cambiato il volto della Roma. Contro il Brescia potrà utilizzare per la prima volta quest'anno il rumeno Chivu con il quale ha sistemato la difesa. Poi c'è la bella sorpresa Mancini e un attaccante tutto da scoprire. Nell'ordine. «Chivu è un giocatore che sa far tutto: difendere, tenere il pallone e andare in avanti. Mancini non ha l'esperienza di Cafu, ma ha fatto molto bene in questo inizio di stagione e bisognerà solo avere un po' di pazienza. Carew è appena arrivato, ma si sta inserendo bene nel gruppo». Dal 18 giugno 2001, giorno in cui la Roma vinse il suo terzo scudetto, questa è la Roma più forte che il tecnico abbia mai allenato: conferma. «Da quel giorno questa è una squadra che abbiamo rinforzato»... più chiaro di così. La formazione «Deciderò solo all'ultimo, ci sono ancora delle cose che devo studiare». È il commento tra lo scaramantico e il pre-tattico alle domande di rito sulla formazione che oggi farà la sua prima all'Olimpico. Non ci saranno i due francesi Dacourt (squalificato) e Candela (con un ginocchio dolorante) e Capello ha ancora due «dubbi»: Cassano e Panucci. Il barese sta recuperando da un infortunio e Panucci è reduce dallo sventurato indicente automobilistico che lo ha visto protagonista due giorni or sono. «La prima settimana non si è allenato — dice di Cassano — la seconda lo ha fatto ma non benissimo. Diciamo che sta discretamente. Panucci? Parlerò con lui domani mattina (oggi, ndr) e poi decideremo». Recuperato completamente invece capitan Totti. «In questi ultimi giorni è cresciuto». Resta dunque da stabilire quale formazione Capello deciderà di mandare in campo contro il Brescia questo pomeriggio. L'ipotesi più accreditata è un 3-4-3 con la «classica» difesa a tre Zebina-Chivu-Samuel e un centrocampo di «copertura» con Emerson e De Rossi al centro, Lima a sinistra e ballottaggio Tommasi-Mancini a destra: con il brasiliano in leggero vantaggio sull'italiano. In attacco l'atteso tridente con Totti, Cassano e Montella. Delvecchio e Carew partiranno dalla panchina dove, insieme a Capello non ci sarà Galbiati: tenuto fuori da un'assurda regola sui raggiunti limiti d'età. Saltata l'ipotesi Se