di MARCO GALDI HOCKENHEIM — C'è uno Schumacher nella pole position virtuale del Gp di ...

Il derby in rosso lo vince Barrichello, più veloce del tedesco di 57 millesimi. Ma è giornata difficile per le Ferrari e tutte le macchine gommate Bridgestone. La prima fila del venerdì è tutta Williams, con Montoya staccato di due decimi da Schumi junior. Alle loro spalle, 11 macchine racchiuse in un secondo, comprese le due Ferrari. La seconda fila virtuale è per la Renault di Trulli e la Jaguar di Webber, poi ecco la Renault di Alonso e la McLaren-Mercedes di Raikkonen. In quarta fila, la seconda Jaguar di Justin Wilson. Fin qui, tutti con le Michelin. Poi ecco le Ferrari: ottavo tempo per Barrichello, nono Schumi. Già nelle prime libere si era intuito che Hockenheim sarebbe stato un gp in salita per le Rosse: una sola Bridgestone tra i primi dieci, la Bar-Honda di Button. Con le Ferrari nella seconda pagina dei tempi: 11/o Schumi, 16/o Barrichello. Nelle qualifiche il brasiliano tira fuori la grinta di Silverstone e fa il miglior tempo assoluto nel primo settore (16"295), ma poi deve cedere il passo (1'15"399, a quasi un secondo da Ralf). E senza commettere errori. Così come aveva fatto Michael che era stato il primo a scendere in pista: nessun errore, massima velocità assoluta in rettilineo (321,6 km/h) ma tempo finale in 1'15"456, a oltre un secondo dalla pole che lo stesso Schumi aveva fatto nel 2002 (1'14"389). Così al re tedesco della formula uno non resta che controllare in quanti lo superano. Si avvicina al muretto e scopre che le sue previsioni di giovedì erano esatte: è la Williams la favorita in Germania. Ralf gira in 1'14"427, Montoya in 1'14"673. Poi ecco la Renault di Trulli in 1'15"004 e la Jaguar di Webber in 1'15"214. Ma il campanello d'allarme lo fa suonare Justin Wilson, con la seconda Jaguar: fino a Silverstone guidava una Minardi, non conosce la macchina, non conosce le gomme, ma supera le due Ferrari. C'è da correre ai ripari, o da sperare in una pioggia che i meteorologi si ostinano a negare. «Avere le nostre macchine in ottava e nona posizione non è certamente un risultato cui siamo abituati» dice Jean Todt e fotografa la sorpresa di vedere Barrichello e Schumacher staccati di un secondo dalle Bmw-Williams. Schumi senior resta ottimista per domani. «Se dico che loro sono stati più veloci, non serve a molto. In realtà non c'è una precisa risposta per spiegare il distacco - aggiunge Schumi - Da una parte non ho fatto un giro perfetto, ma dall'altra non era neanche così male da giustificare un secondo di ritardo. Il fatto di essere stato il primo ad andare in pista può essere stato un ulteriore svantaggio, perchè l'asfalto era piuttosto scivoloso. Ne ho risentito io, ma anche Raikkonen». Sembrerebbe un'analisi da tempi bui, ma Schumi non si scoraggia: «Noi siamo molto tranquilli. Sappiamo cosa possiamo fare e siamo abbastanza fiduciosi per la corsa. Chi ha analizzato i tempi delle libere avrà visto che siamo stati molto consistenti. Non abbiamo fatto grandi tempi sul giro singolo, ma li abbiamo tenuti alla distanza». Oggi si torna in pista e si deciderà la pole-position (diretta su Rai2 alle ore 14.00). Le Ferrari sono chiamate al riscatto.