Recalcati ct part-time preoccupa gli azzurri

È quello che sta conducendo senza sosta il basket italiano verso il baratro. Che ci sia qualcosa che non quadra l'ha fatto capire, ad esempio, anche Mamma Rai che ha mostrato quanto possa interessare il prodotto della palla a spicchi sul tubo catodico: niente. Poi l'autoconvocazione della Nazionale rosa. Operazione-simpatia, ha detto qualcuno, per nascondere la mano mentre raschiava il fondo del barile. Ed ora la possibilità che Carletto Recalcati, una volta terminati gli Europei di Svezia, vada a sedersi sulla panchina della Montepaschi Siena, conservando la qualifica di Commissario Tecnico della Nazionale non a tempo pieno. I campioni fuggono, rifiutando il confronto con l'istituzione federale ed abbandonano al proprio destino il movimento che, nelle Olimpiadi di Atene, aveva visto l'unica possibilità di riscatto. Ed invece di interrogarsi sul perchè, di cercare alle spalle di chi oggi ha detto no al'azzurro il terreno per far crescere una nuova generazione in grado di risollevare la Nazionale bisogna incassare anche il part time del CT. Non è detto che ciò avvenga per forza ma la strada sembra ormai segnata. La Fip ha sentito con le sue orecchie Recalcati chiedere questa possibilità e il prossimo varo del calendario compresso nei mesi estivi per l'attività delle nazionali non potrà che portare all'accettazione della sua istanza. Recalcati, con buona pace di tutti andrà a sedere sulla panchina della Montepaschi Siena, creando diffusi malumori. In passato ai suoi predecessori la chance non fu concessa, ma erano altri tempi ed altre situazioni. E se a settembre si staccherà il biglietto per Atene ci sarà da gridare all'autentico miracolo. Di chi sono le colpe? Certamente di chi non ha saputo cavalcare a dovere l'onda lunga dei successi, del signor Bosman e dell'invasione degli stranieri e chi più ne ha più ne metta. Ma se sulle colpe si hanno delle flebili certezze, la notte cala sui rimedi. I campioni scappano ed invecchiano. Il CT vuole un club per non immalinconirsi. Ed il baratro è sempre più ad un passo.