Campionati a rischio paralisi

C'è un «caso Catania» anche nel campionato di C1 (girone B). La squadra in questione è il Paternò, retrocesso in C2 dopo la duplice sfida di play-out con L'Aquila. Sull'esempio della famiglia Gaucci la società siciliana ha chiesto al Coni di annullare il verdetto della Corte federale che lo aveva costretto a ricorrere agli spareggi per non retrocedere in C2. Il 12 maggio scorso il Paternò aveva festeggiato la salvezza e ai playout era finita la Vis Pesaro per effetto della sentenza della Caf, che aveva accolto il ricorso del club siciliano contro la decisione della Disciplinare e aveva trasformato l'1-0 del Pescara del 19 aprile scorso in uno 0-2 a tavolino. Al centro del contendere la posizione del giocatore adriatico Giuseppe Antonaccio, squalificato in precedenza per una giornata; il Pescara aveva ritenuto che il giocatore avesse scontato la giornata di stop la domenica precedente, quando era stato dirottato verso la Primavera. La Caf già per il caso di Catania-Siena aveva assegnato la vittoria a tavolino, applicando in quel caso la regola per la quale la squalifica va scontata nella giornata solare: Martelli del Siena aveva giocato di sabato (nella stessa giornata in cui si disputa la serie cadetta) nella Primavera, e per questo la commissione d'appello aveva ritenuto non scontata la squalifica. Dopo il terremoto che il caso Catania potrebbe provocare nel campionato cadetto, quindi, anche il Paternò «rischia» di dare una bella spallata al sistema calcio, con l'inevitabile conseguenza di generare il caos riguardo la formazione dei prossimi campionati. Soprattutto perchè rischia di creare un «effetto domino». Anche Genoa e Atalanta, retrocesse rispettivamente in C1 e B si muovono (per il momento nell'ombra) per ribaltare il verdetto del campo. La società rossoblù sta spingendo per il blocco delle retrocessioni, provvedimento auspicato mesi fa ma che ultimamente ha perso quota. Anche altre società di B non sarebbero sfavorevoli ad allargare la B a 24 squadre. Non è un caso che ieri il presidente del Livorno Spinelli abbia dichiarato che «con il caso Catania credo che si arriverà alla decisione di fare una serie B a 24 squadre per evitare ulteriori polemiche». L'Atalanta segue interessata la vicenda. Il blocco delle retrocessioni potrebbe riguardare anche la serie A. Il numero uno degli orobici Ruggeri è convinto di poterla spuntare e cerca alleati. Corioni, presidente del Brescia, si è già schierato al suo fianco.