Lippi «Vorrei rigiocarla»

Il tecnico bianconero è rimasto impietrito quando Shevchenko ha segnato il penalty decisivo e quando si presenta nella sala-conferenze dell'Old Trafford è la maschera della delusione. Si stropiccia gli occhi dietro le lenti: «Cosa volete che vi dica? È una partita nata male, malissimo, già con la squalifica di Nedved, poi con gli infortuni di Tudor e Davids». Il rammarico bianconero si taglia a fette: «È una cosa tremenda, perdere la terza finale - dice Lippi - un'amarezza enorme. La partita l'ha cominciata bene il Milan, poi siamo andati meglio, ma gli episodi negativi hanno segnato la nostra partita, condizionandola negativamente». Tre finali perse su quattro non sono un bel bilancio, Lippi rischia di entrare nel club dei perdenti: «Io perdente nella Champions League? Non lo so se mi metteranno quest'etichetta: ho fatto quattro finali, giocato partite fantastiche nel corso della stagione. Con assenza di Nedved ho voluto dare un più di qualità alla squadra, partendo da dietro. Le soluzioni erano giuste e Montero sulla fascia laterale stava dando quello che gli avevo chiesto. Non avrei cambiato se non si fosse infortunato Tudor». La sostituzione di Camoranesi era invece prevista, dopo il cattivo primo tempo dell' italo-argentino: «Si, è stato un cambio tecnico». Si passa poi alla lotteria dei rigori. «I rigoristi non li decide l'allenatore», taglia corto il tecnico bianconero. Onore al Milan vincitore? «È ottima squadra, ma non si può dire che sia più forte della Juventus: negli ultimi due campionati noi abbiamo fatto 27 punti più del Milan, vincendo due scudetti. Globalmente la Juventus è stata nettamente più forte, ma il Milan ha giocato molto bene la prima fase, un pò meno bene è andata nei quarti, poi ha sofferto con l'Inter. Noi abbiamo pagato un dazio troppo pesante, con gli infortuni di Tudor e Davids. I giocatori infortunati sono importanti, tra i più importanti del mondo, non si può pensare che la loro assenza non incida». I rimpianti non finiscono: «Certo - conclude Lippi - che vorrei rigiocare questa finale e vorrei farlo con tutti i migliori giocatori a disposizione». Anche Zambrotta non nasconde la delusione. «Dispiace perdere così, soprattutto in una finale. Non abbiamo giocato male, ma il Milan è stato più bravo e freddo dal dischetto. Ci riproveremo l'anno prossimo».