Buffon: «Vinceremo anche senza Nedved»

Che non vinca il migliore ma che si vinca e basta. Le belle parole, lustrate di sportività, non alloggiano facilmente in vigilie come queste. E non hanno molto spazio. Le puoi trovare in quelle di Alex Del Piero che prima di imbarcarsi per raggiungere un sogno europeo, dal suo sito Internet si dice già orgoglioso di essere arrivato a giocarsi una finale che onora il calcio italiano «poi che sia il più bravo a gioire», ma sfuggono dalle mani e dai pensieri di Gigi Buffon, un tipo che para tutto. Anche le frasi di circostanza. «Non è in queste partite che dimostri il tuo valore. Vincere senza un voto in pagella mi andrebbe più che bene» rivela SuperGigi da Carrara che un pensiero ai rigori li fa («Quelli parati a Figo e a Fiore mi hanno galvanizzato») ma in finale vorrebbe evitarli. Il vuoto lasciato da Nedved nasconde un intreccio di soluzioni tattiche che Lippi ha sciolto nei suoi pensieri ma non ancora rivelato. Il tecnico deve anche cercare di limitare le incursioni di Shevchenko, che alla Signora ha sempre fatto danni: a San Siro oltre a fare gol ha sovrastato Zambrotta. Pare che l'esperimento non sarà ripetuto, all'ucraino si dedicherà probabilmente Montero. Negli ultimi allenamenti (quello di ieri si è svolto a porte chiuse sotto una pioggia leggera) sono stati provati due moduli che prevedono nel primo Tudor in difesa (insieme a Ferrara, Thuram e Montero), nel secondo, da utilizzare se si rendesse necessaria la rimonta sui rossoneri, c'è Di Vaio - grosso punto interrogativo di questa stagione - schierato insieme alle due punte Del Piero-Trezeguet. Per coprire le due fasce Camoranesi sulla destra e Zambrotta a sinistra con una difesa a tre e un centrocampo a quattro. Juve sbilanciata ma non è questo un inedito. La vera novità è psicologica e sottile e la sottolinea Ciro Ferrara, che dopo aver perso Amsterdam '98, ultima finale dei bianconeri battuti dal Real Madrid, torna a vivere un emozione «alla quale non si fa mai il callo» non sapendo come arginare il suo orgoglio: «Abbiamo gli stessi pensieri di quando ci siamo presentati alle precedenti finali ma con una differenza: questa volta abbiamo archiviato il campionato con lo scudetto».