CORTE FEDERALE

La Corte, presieduta da Pasquale De Lise, ha infatti stabilito, sostanzialmente, che c'è stata un'applicazione delle regole errata nella sentenza della Caf che aveva riformato quella della Disciplinare su Catania-Siena del 12 aprile scorso del campionato di serie B (terminata 1-1 sul campo), e di conseguenza tolto due punti in classifica al Catania ed aggiungerne uno al Siena. Dopo tre ore e mezzo di attesa, il verdetto della Corte federale che ha confermato l'1-1 della gara Catania-Siena, allenta la tensione accumulata in casa bianconera. «Giustizia è stata fatta, ora possiamo pensare al campo», ha esclamato l'allenatore del Siena Giuseppe Papadopulo che poi aggiunge: «La giustizia sportiva era stata stravolta, questa sentenza rimette le cose a posto e soprattutto garantisce più regolarità nella lotta per non retrocedere». Il clima di euforia ha contagiato anche i dirigenti bianconeri: «Siamo sempre stati convinti di farcela - ha commentato il presidente Paolo De Luca - e questo punto è importante anche se noi in paradiso ci saremmo andati ugualmente. Alla fine non poteva andare che in questo modo, la nostra lealtà è stata riconosciuta». In attesa della motivazione della sentenza, l'avvocato del Siena Nino D'Avirro ha commentato così: «Eravamo convinti di avere ragione quando dicevamo che il ricorso del Catania alla Caf era illegittimo. Abbiamo ottenuto un grande successo, perchè per la prima volta la Corte federale annulla una sentenza della Corte di appello federale». Grande delusione tra gli etnei: Gaucci jr. non ha voluto commentare la sentenza. Un nuovo motivo per dare senso all'infuocata volata finale.