CICLISMO: SUL TRAGUARDO HA PRECEDUTO IL CONNAZIONALE OSA. SESTO L'AZZURRO MASON

E gli spagnoli, per una sorta di contrappasso, questa corsa a loro generalmente ostica l'hanno dominata: infatti alle spalle del ventisettenne di San Sebastian si è piazzato un altro suddito di Re Juan Carlos, Aitor Osa, che del connazionale ha condiviso dapprima una fuga partita presto (e comprendente 15 unità, tra cui gli italiani Mason e Mazzoleni e, tanto per restare in tema, l'altro spagnolo Castresana e il basco - ma di nazionalità venezuelana - Unai Etxebarria), poi l'attacco decisivo, lanciato da Astarloa sulla Côte de Ahin, a 11 chilometri dal traguardo. Alzando di colpo l'andatura, l'uomo della Saeco ha frazionato irreparabilmente il gruppetto dei primi, e poi se ne è andato solo soletto. Dopo la discesa Osa è rinvenuto sull'attaccante, e i due hanno preservato mezzo minuto di vantaggio sui più immediati inseguitori proseguendo di comune accordo fino al Muro di Huy, la terribile rampa al termine della quale è posto l'arrivo. Ad onor del vero, Astarloa, nettamente superiore ad Osa, non ha dato nemmeno per un istante l'idea che il successo fosse in discussione: e ai 300 metri (dopo 700 di salita spaccagambe) è partito deciso verso la vittoria, scavando in così poco spazio un margine di ben 15" tra sé e l'altro. Gli italiani, brava gente ma finora in debito di risultati in questa campagna del Nord che si concluderà domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi (a proposito: Rebellin, caduto ieri dopo 35 km, ha una microfrattura alla scapola sinistra e non correrà), gravitano opacamente tra il sesto posto di Mason, il settimo di Moreni, il decimo di Mazzoleni e l'undicesimo di Di Luca, primo a timbrare il cartellino tra i protagonisti attesi. A Liegi occorrerà più cuore.