I NERAZZURRI NON POSSONO FALLIRE CONTRO MAZZONE

Ma dopo quei quattro gol realizzati dall'attaccante nerazzurro il primo dicembre dell'anno scorso, la squadra di Mazzone non ha più perso una partita ed è questo il dato più preoccupante per Hector Cuper, che arriverà al Rigamonti con gli uomini contati. Sono già sette invece le sconfitte dell'Inter, che domani deve evitare di rendere impossibile una rimonta che già adesso appare difficile. A complicare le cose, c'è anche una lista di giocatori indisponibili che rende davvero insidiosa la trasferta contro il Brescia: Coco, Cannavaro, Cordoba, Di Biagio, Almeyda non saranno in campo e quindi Cuper dovrà inventarsi la difesa e avrà gli uomini contati a centrocampo. Le uniche notizie positive dall'infermeria sono il ritorno nel gruppo di Morfeo e Dalmat, che saranno probabilmente tra i convocati. In attacco, invece, ci sono tutti, ma a meno di clamorose sorprese, Cuper non rispolvererà un tridente che è parso definitivamente bocciato dopo la sconfitta di Udine. Se non ci sono dubbi che Vieri sarà tra i titolari, Crespo e Recoba si giocano il posto dal 1', ma l'argentino sembra in vantaggio e si riformerà quindi la coppia d'attacco titolare d'inizio stagione, con Batistuta in panchina. Al centro della difesa, ci sarà Daniele Adani, che tornerà a Brescia dove ha giocato dal '94 al '99: «Sono stati cinque anni importantissimi e bellissimi - ha detto il difensore nerazzurro - Sono stati fondamentali per la mia formazione anche dal punto di vista umano. Sicuramente Brescia è un ricordo bellissimo dal punto di vista sentimentale: è sempre bello tornarci a giocare anche se da avversario». Brescia era anche la squadra del suo grande amico Vittorio Mero: «La sua scomparsa è stato dal punto di vista umano il più grande dolore che abbia avuto». Alla sua terza partita da titolare, Adani cercherà di dare solidità a un reparto che quest'anno ha subito troppi gol, 33 in 28 partite, tre in più della difesa di Mazzone: «In attacco - spiega - hanno grandi nomi come Baggio e Toni, ma soprattutto sono un gran collettivo, da temere. Puntano molto sul gioco, oltre che sulle capacità dei singoli. Sono allenati da Mazzone, che a dispetto della nomea, è un allenatore modernissimo, capace di preparare molto bene la squadra sia dal punto di vista tecnico che tattico». L'Inter non può più sbagliare e Adani spera di chiudere questa sua prima stagione nerazzurra con un successo: «Dobbiamo tornare a vincere, in questo momento è fondamentale per la classifica e per continuare la rimonta che vogliamo fare sulla Juventus».