I BIANCONERI SUPERANO IL MODENA 3-0 TRA LE POLEMICHE. DOPPIETTA DEL CEKO, IN RETE ANCHE TREZEGUET

La Juve di Champions esiste ancora. E il Modena si arrende. Dopo quattro minuti Trezeguet si presenta da solo davanti a Ballotta, ma l'ex-laziale gli chiude in faccia la saracinesca. I bianconeri dominano: il loro possesso-palla è pressoché totale e le folate di Nedved e Zalayeta mettono paura a De Biasi. Al tredicesimo il Modena mette il naso nella metà campo avversaria e Colucci imbecca Kamara che in piena area trova il palo con un gran destro. I padroni di casa continuano a fare la partita ma con meno foga. Sfiorano il gol con Trezeguet al 24' e con Zambrotta al 30' ma per un Modena così gagliardo non può bastare. La Juve dà la sensazione di poter sbranare gli avversari se solo decidesse di alzare il ritmo, ma non lo fa. In novanta secondi, tra il settimo e il nono della ripresa, si compie il destino del Modena: vittima sacrificale sull'altare dell'inesperienza dell'arbitro Morganti. Su un destro a giro da oltre venti metri, Milanetto supera Buffon, ma trova la traversa, Vignaroli insacca indisturbato ma il guardalinee Foschetti annulla per un fuorigioco inesistente. Morganti non si prende nessuna responsabilità, mette la testa sotto la sabbia e annulla. Sul capovolgimento di fronte Nedved, imbeccato da uno stacco regale di Zalayeta, fa sdraiare Ballotta e lo giustizia con freddezza. E' la legge del più forte, il Modena se ne fa una ragione. La Juve, poi, ha tempo di dilagare. Presa per mano da Nedved. Al 37' il ceco va via in mezzo a cinque uomini e da 25 metri infila Ballotta di sinistro. Al 39' anche Trezeguet va in gol, fissando il risultato sul 3-0 finale, ma non esulta neppure, per il gentile regalo di un colpevole Ballotta.