le parole che restano

Sanremo 2025, date una penna a Fedez e vi dirà chi è. Rose Villain "pret" piace

Valentina Bertoli

Nella caccia al responsabile del grande patatrac mediatico che ha visto coinvolti Fedez, Chiara Ferragni, Angelica Montini e Achille Lauro, a uscirne lacerato e un po’ sfregiato è stato soprattutto il primo. Accusato di avvelenare i pozzi dai quali le persone a lui care prelevavano l’acqua e di godere nel fare impazzire la maionese (indipendentemente dalla qualità degli ingredienti a sua disposizione), il rapper ha dovuto fare i conti con un’onda d’urto che l’ha travolto e messo alla berlina. Aver affidato le sue confessioni a Fabrizio Corona, ça va sans dire, è stato un passo falso. Anzi, visto il tema, falsissimo. Chi ha fatto di questa vicenda l’unico manifesto di un personaggio in cui da sempre abitano le contraddizioni, però, non ha certo brillato per ingegno od originalità.

 

  

 

 

Quando Fedez entra in scena con passo felpato e asciuga la performance evitando di darsi in pasto ai leoni da tastiera con trovate a favore di camera, il chiacchiericcio malevolo si ferma e le parole, che di questo spazio sono protagoniste, scorrono e colpiscono, tagliano e inspiegabilmente ricuciono. Quello su cui il cantante di Rozzano solleva il velo è il dramma della sua anima nera, inghiottita dalla depressione: «Vedo nero pure il cielo. Vetri rotti schegge negli occhi. Prenditi i sogni. Pure i miei soldi», scandisce nel suo pezzo «Battito». Un consiglio: inizi a giocare in sottrazione, si sganci dalle catene dei riflettori e riprenda a ringhiare solo stringendo la penna tra le mani.

 

 

La seconda protagonista, che in questa rubrica entra di diritto, è Rose Villain. Rock fino all’osso ma turchina un po’ come la fata, la cantautrice «fuorilegge» (questo il titolo del suo brano in gara) lo è davvero. Nel corso della prima serata e dopo il lancio del conduttore, qualcuno dalla folla ha gridato: «Si na pret» («Sei una pietra»). La frase, diventata virale nelle ore successive, è stata pronunciata da un uomo campano che ha voluto complimentarsi con l’artista per il suo fisico statuario. In barba al politicamente corretto e strizzando l’occhio ai social (dove quell’espressione è già un cult da ricordare), Rose, più che offendersi e gridare allo scandalo, ha rilanciato. Come? Sfoggiando una t-shirt con su scritto «pret».