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Vasco Rossi incanta il Circo Massimo: Albachiara e i fuochi d’artificio chiudono un concerto-show contro la guerra

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F.B.

Quasi tre ore di concerto nella sua prima volta al Circo Massimo. Vasco Rossi infiamma il pubblico di Roma con un’esibizione da perdere il fiato nella prima delle due date previste nella Capitale nel primo tour dopo i rinvii degli ultimi anni dovuti alle restrizioni anti-Covid. Il finale è, come si consueto, rappresentato da Albachiara, forse la sua canzone più famosa, accompagnata da un’esplosione di fuochi d’artificio e di luci. “Fuck the war, fuck Covid. Fanc**o la guerra, fanc**o il Covid, dopo il Covid ci voleva anche la guerra... Tutte le guerre sono contro i bambini, sono contro le donne, fuck the war. Noi vogliamo la pace, date una possibilità alla pace. Dove c'è musica non c'è guerra, dove c’è guerra non c’è musica. La guerra è l’abbrutimento dell’umanità. La guerra è contro l’umanità, la guerra è contro la civiltà. Fuck, fuck, fuck you, fuck me... Noi vogliamo l’amore, la pace e la musica” il discorso di Blasco contro il conflitto scaturito dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Vasco ha salutato Roma con affetto e si è emozionato nella “incredibile location del Circo Massimo”. Un concerto che ha fatto venire la pelle d’oca dopo due anni più che difficili e che per qualche ora ha fatto passare in secondo piano tutti i problemi della vita quotidiana. E Vasco Rossi si è meritato una standing ovation di diversi minuti dai 70 mila fan presenti al Circo Massimo, che hanno anche omaggiato la band che accompagna il cantante rock.