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Maneskin, il trionfo a Sanremo tra lacrime e parolacce. Victoria sbotta sul palco

Giada Oricchio

Se il podio del 71esimo Festival di Sanremo non ha messo tutti d’accordo, i vincitori sì: i Maneskin si sono presi la rivincita di X Factor 2017 e hanno trionfato con il brano “Zitti e buoni”. Secondi Francesca Michielin e Fedez con “Chiamami per nome” e terzo Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti” (un posto sul podio lo avrebbero meritato Colapesce e Di Martino o Noemi). E proprio un milione di parolacce sono state quelle detta da Victoria, la chitarrista della band romana, al momento della proclamazione: “Porca pu**ana”, “Col ca**o, col ca**o”, “Vaffan**lo”. Un turpiloquio scarica tensione che ha lasciato basito e divertito Fiorello: “Ama, ma lei sta dicendo un sacco di parolacce….”.

Lo showman l’ha stuzzicata divertito al momento del bis: “Dai, dilla una parolaccia, so che vuoi dirla…”. Il frontman Damiano, invece, da rocker duro e puro si è sciolto in un mare di lacrime di commozione e incredulità. Con il premio in mano ripeteva agli altri componenti del gruppo: “Attenti che cade…. attenti cade…. cade” talmente tremava dalla felicità. Giovani, bravi, spontanei, incoronati dal voto popolare.

  

Amadeus ha sottolineato che sono il primo gruppo rock a vincere il Festival di Sanremo, peraltro un’edizione unica e irripetibile a causa della pandemia (niente pubblico in sala e severe misure restrittive nell’organizzazione), e i Maneskin hanno festeggiato e twittato tutta la notte: “Abbiamo fatto la rivoluzione”, “Victoria un po’ di contegno! Abbiamo vinto!”, “Adesso stiamo svegli che manca poco a Domenica In”. E poi la dedica sorprendente: “Dedichiamo questa vittoria a quel professore che ci diceva sempre di stare zitti e buoni”.

 

I Maneskin hanno confermato che parteciperanno all’Eurovision Song Contest e chissà che non riescano a “vendicare” il secondo posto di Mahmood. Intanto, nella conferenza stampa post vittoria, hanno dichiarato: “Le nostrre erano lacrime di gioia. Nessun senso di rivincita o rivalsa rispetto a X Factor, spesso si pensa che siamo automi senza sentimenti che suonano e basta, ma aver vinto il Festival con questo pezzo ci ha fatto capire che abbiamo fatto qualcosa di molto importante. Se il brano è stato un azzardo? Lo abbiamo scelto perché rappresenta il nostro sound attuale e i disco che arriverà. Abbiamo portato la nostra identità e siamo stupiti del risultato perché non ci aspettavamo una ricezione così veloce da parte del pubblico. Vuol dire che c'è curiosità e entusiasmo”. E a una domanda sull’energia dispensata al Teatro Ariston, Damiano ha ammesso: “E’ l’unica attività fisica che facciamo, non siamo atleti, ma musicisti e basta”.