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Ramazzotti va a Sanremo? "Sì, ci torno volentieri"

Ma Eros chiude le porte alla direzione artistica: "Non fa per me"

Carlo Antini
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Deve ancora arrivarci ma fa già parlare di sé. D'altronde è facile quando ti chiami Eros Ramazzotti. Il musicista romano fa sapere che (quasi certamente) la sua strada si intreccerà a quella di Sanremo 69, la seconda edizione del Festival targato Baglioni. "Ho fatto tre Sanremo, poi ho suonato un paio di volte nei tour, e poi sono stato tre volte ospite negli ultimi dieci anni. Sì, ci torno molto volentieri, anche se è cambiato tutto, totalmente". Ramazzotti l'ha detto ai microfoni di Radio 1, aprendo così uno spiraglio sulla possibile partecipazione come superospite. E sull'attuale direttore artistico dichiara: "Per me Baglioni è stato un maestro. Quando ho cominciato ascoltavo i suoi live e sognavo quel mondo lì e quei momenti lì. Artisticamente, è ancora un grande. Penso che stia facendo un buon lavoro". Ramazzotti si lascia andare poi ai ricordi della sua prima partecipazione al Festival: "Il flash più chiaro che ho del mio primo Sanremo è il viaggio di andata e ritorno. Quello di andata anonimo direi, quello di ritorno invece, fermandomi a prendere un caffè, tutta la gente mi ha riconosciuto. Soprattutto per il cognome, poi piano piano la canzone ha fatto presa e tanto effetto. Sanremo ha una particolarità straordinaria, è stato sempre molto importante e le mie tre apparizioni sono state fondamentali per aprire poi anche all'Europa. Bisogna lavorare tanto". Infine, sull'eventualità che in futuro la Rai possa offrirgli la possibilità di seguire le orme di Claudio Baglioni come direttore artistico, conclude: "Farei fatica, perché il mio gusto musicale, le mie radici non possono essere sanremesi, sotto l'aspetto della melodia. E poi farei fatica a decidere io chi deve fare Sanremo".

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