Tutti col naso all'insù, c'è l'eclissi di Sole

La cosa importante, spiegano gli esperti, è non mettere a rischio la vista. Come? Fissando il Sole senza le dovute precauzioni. Sono dieci anni che il fenomeno non tornava a interessare il nostro continente. Il cono d'ombra poco dopo le 9 oscurerà la luce sull'Oceano Atlantico, per poi attraversare il mar di Norvegia e le Isole Faroe. In Italia la percentuale di disco solare oscurato sarà compresa tra il 40% del sud e quasi il 70% del nord. Le condizioni meteo saranno fondamentali per osservare questo straordinario spettacolo. Domani, affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo, il nostro Paese vivrà una temporanea protezione dell'alta pressione, dopo aver vissuto un inizio della settimana segnato dal maltempo e in attesa di un nuovo, graduale peggioramento a partire dalla sera di sabato. Nel dettaglio, al mattino su tutte le regioni centrali e nel Sud peninsulare il cielo sarà sereno o poco nuvoloso. Le zone con maggiore copertura nuvolosa, frastagliata e solo a tratti compatta, saranno il Piemonte, l'alta Lombardia e la Sardegna orientale. Qualche nube sparsa in transito anche nel sud-est della Sicilia, sul Trentino Alto Adige, sull'alto Veneto e in Friuli. Le precauzioni. Sebbene parzialmente oscurato, durante un'eclissi parziale il Sole continua a emettere raggi ultravioletti, infrarossi e onde radio e una prolungata osservazione può danneggiare la retina e in alcuni casi portare danni permanenti. Meglio evitare anche i vecchi rimedi casalinghi come vetri anneriti o occhiali da sole. Si consiglia invece di utilizzare degli occhiali da saldatore, che hanno un indice di protezione 14, indicati per osservare direttamente una fonte di luce intensa. È fortemente sconsigliato anche l'utilizzo di binocoli o telescopi senza filtri appositi. L'eclissi in Italia. Nel nostro Paese, anche nelle zone in cui l'eclissi sarà visibile oltre il 60%, non percepiremo un brusco passaggio tra il giorno e la notte. Sarà possibile notare la graduale diminuzione della luce solare. I nostri occhi sono in grado di compensare in modo rapido i cambiamenti di luminosità e per percepire l'inizio dell'eclissi senza osservare direttamente il Sole basterà adottare una piccola accortezza: scegliere un punto di riferimento, come un albero o un edificio e guardarlo a intervalli regolari per accorgersi del cambiamento di illuminazione. Il cono d'ombra viaggerà sulla superficie terrestre a una velocità di 1.000-2.000 km/h oscurando un'area che difficilmente supererà i 200 chilometri. Il suo passaggio causerà un calo delle temperature, principalmente nella zona di buio dell'eclissi totale, quantificabile in alcuni casi intorno a 5 gradi. Questo repentino abbassamento delle temperature, provocato dalla temporanea mancanza dell'irraggiamento solare, innescherà una serie di reazioni a catena: in seguito all'abbassamento delle temperature la pressione subirà un lieve calo, scatenando una debole ventilazione nota come vento d'eclissi.