Il Consiglio di Stato decide: "Coltivare gli ogm resterà vietato"

E' una vittoria per greenpeace e per tutte le organizzazioni contrarie alla coltivazione di ogm. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da Giorgio Fidenato, imprenditore  agricolo friulano, relativo alla possibilità di seminare mais ogm. Fidenato aveva impugnato davanti ai giudici amministrativi il decreto ministeriale con il quale nel 2013 era stata vietata tale coltivazione. Palazzo Spada ha confermato la decisione del Tar del Lazio. Secondo il Consiglio di Stato è da respingere il ricorso di Giorgio Fidenato, dando così ragione ai ministeri competenti che hanno ritenuto "correttamente" che, "non prevedendo l'autorizzazione 98/294/CE alcuna misura di gestione, e non avendo la Commissione ritenuto di intervenire per imporne l'attuazione, ai sensi dell'art. 53 del regolamento n. 178/2002, il mantenimento della coltura del mais MON 810 senza adeguate misure di gestione non tutelasse a sufficienza l'ambiente e la biodiversità così da imporre l'adozione della misura di emergenza contestata dall'appellante". Il commento di Fidenato. "Non nutrivo grandi speranze nel Consiglio di Stato, come del resto in ogni situazione in cui ad esprimersi è un Tribunale italiano, visto che siamo il Paese della disapplicazione dei trattati europei". Non usa mezzi termini l'imprenditore agricolo Fidenato commentando il rigetto del proprio ricorso nella discussa vertenza sulla possibilità di utilizzare sementi Ogm. "Come sempre ho fatto in passato - ha spiegato il leader di Agricoltori Federati favorevoli agli ogm - mi rivolgerò alla Corte di Giustizia Europea, l'unica che ha riconosciuto la bontà delle nostre istanze e del nostro operato". Ma Fidenato non si ferma qui e aggiunge: "Questa sentenza mi fa riflettere ancora una volta su un'altra delle circostanze tutte italiane: i giudici, a prescindere dal caso specifico e odierno, non pagano mai per eventuali errori. Probabilmente, se fosse introdotta una norma ad hoc, pronunciamenti che vanno in netto contrasto con la legge comunitaria, che è sovrana in questa materia, sarebbero meno frequenti" conclude il paladino delle battaglie pro Ogm. Proprio recentemente, il 20 gennaio scorso, i campi di Giorgio Fidenato di Fanna e Vivaro erano stati dissequestrati pronti per la semina 2015. Resta il fatto che l'Europa è ora intenzionata ad affidare agli Stati membri la decisione sulla semina o meno del mais Ogm. Ma la battaglia per Fidenato, dopo cinque anni, è tutt'altro che conclusa. "Sono pronto a portare la Commissione europea davanti alla Corte di giustizia. La semina di quest'anno? Io non mi fermo. Non ci si può piegare all'oscurantismo" ha detto.