I Bronzi di Riace da oggi sono antisismici
I Bronzi di Riace hanno i piedi ben piantati per terra. Dopo una lunga opera di restauro, infatti, le due statue sono tornate nella loro casa del Museo archeologico di Reggio Calabria poggiate su speciali basi antisismiche progettate e realizzate dall'Enea. COME SONO FATTE? Ideate dall’ingegner Gerardo De Canio, le nuove basi antisismiche sono realizzate in marmo di Carrara e "assicurano il massimo isolamento delle statue nei confronti delle sollecitazioni dei terremoti - fa sapere l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile - Per ciascuna statua è stata realizzata una base costituita da due blocchi di marmo sovrapposti; su entrambe le superfici interne dei due blocchi sono state scavate - in modo speculare - quattro calotte concave, nel mezzo delle quali sono collocate quattro sfere, anch’esse di marmo. Le calotte concave e le sfere di marmo svolgono la funzione antisismica, e la loro dimensione viene definita in fase di progettazione in rapporto al grado di protezione sismica necessaria. Nel blocco di marmo superiore sono inseriti elementi dissipativi per l’isolamento sismico da oscillazioni nella direzione verticale. I dispositivi installati richiedono una manutenzione minima". IN CASO DI TERREMOTO Ma cosa succederà in caso di sisma di forte intensità? "In presenza di un terremoto sarà la parte sottostante della base a subire l’azione sismica - si legge in una nota dell'Enea - e si potrà muovere con il terreno senza trasmettere alla parte superiore le sollecitazioni, in quanto completamente assorbite dal movimento delle sfere all’interno delle cavità ricavate nel marmo. Il movimento delle sfere conferisce al sistema la capacità di spostamenti rigido e con un attrito molto ridotto, caratteristiche che minimizzano o rendono quasi nulle le sollecitazioni". Un sistema particolarmente adatto per le statue sviluppate in verticale, come i Bronzi di Riace, o il David di Michelangelo, che hanno una base di appoggio molto ridotta e che quindi presentano nelle gambe il loro punto di maggiore vulnerabilità anche alle minime oscillazioni, che ne possono compromettere l’integrità strutturale e causare il ribaltamento. LE "TAVOLE VIBRANTI" Lo staff che ha progettato le basi ha lavorato con delle copie in scala reale delle statue messe su speciali "tavole vibranti" che simulano i terremoti nel Centro Ricerche della Casaccia, alle porte di Roma. "Le tavole vibranti sono impianti sperimentali complessi, di grandi dimensioni, in grado di riprodurre i terremoti reali nelle componenti orizzontali e verticale - spiega l'ente di ricerca - e che per le prove di qualificazione delle basi hanno simulato terremoti anche superiori al livello massimo previsto per il sito del Museo a Reggio Calabria, senza che le copie delle statue abbiano subito alcuna sollecitazione".