L’uomo di Neanderthal usava gli stuzzicadenti
Pulire i denti è una buona abitudine che salvaguarda dalle malattie. E l’uomo lo sa sin dall’alba dei tempi. L'uomo di Neanderthal utilizzava veri e propri stuzzicadenti nel tentativo di alleviare i dolori causati dall'infiammazione delle gengive. La consuetudine è stata scoperta dall'analisi di esemplari fossili di mascelle che riportano solchi interdentali causati dalla pressione esercitata da questi oggetti sottili e duri, simili a stuzzicadenti. Dentature che sono apparse estremamente corrose dall'usura e da patologie parodontali caratterizzate da un'infiammazione delle gengive generalizzata con una riduzione della massa ossea da quattro a otto millimetri e le radici esposte. La scoperta è stata effettuata attraverso la comparazione di diversi fossili di mascella ritrovati in Spagna nel sito di «Cova Foradà». Si tratta delle più antiche testimonianze dell'abitudine di rimuovere gli scarti alimentari intrappolati tra i denti attraverso gli stuzzicadenti per ridurre il dolore causato da disturbi come l'infiammazione delle gengive. Il più datato trattamento palliativo delle malattie dentali effettuato con questo strumento rudimentale e semplice. Lo studio «Toothpicking and periodontal disease in a Neanderthal specimen from site Cova Foradà (Valencia)» è stato pubblicato sulla rivista «Plos One» e condotto da Marina Lozano, Carlos Lorenzo e Gala Gomez dell’Iphes (Institut Català de Paleoecologia Humana I Evoluciò Social).