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Covid19, lo studio-verità sul dramma contagi: epidemia tra ottobre e novembre

Lo studio sul Coronavirus degli scienziati della Statale di Milano: la datazione dell'origine del Covid19 e la ricostruzione della diffusione dell'infezione nei primi mesi dell'epidemia in Cina

Silvia Sfregola
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E' stato appena accettato per la pubblicazione sul Journal of Medical Virology un lavoro dell'équipe di Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell'Università di Milano e del Centro di ricerca coordinata Episomi (Epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni), che fa capo alla stessa Università statale di Milano, condotto sul genoma di Sars-Cov-2 che, attraverso una stima dell'origine e della dinamica delle fasi iniziali dell'epidemia, suggerisce nuove ipotesi sulla trasmissibilità e l'evoluzione del virus. Lo studio è stato condotto nel laboratorio della Clinica delle malattie infettive del Dibic, all'ospedale Sacco di Milano (Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano) e si tratta di un'indagine epidemiologico molecolare, svolta cioè sulle variazioni del genoma virale e quindi sulla filogenesi del virus stesso e non sul numero dei casi osservati. Il nuovo studio si è basato sull'analisi di 52 genomi virali completi di Sars-Cov-2 depositati in banche dati al 30 gennaio 2020 e ha consentito la datazione dell'origine e la ricostruzione della diffusione dell'infezione nei primi mesi dell'epidemia in Cina, attraverso la stima di parametri epidemiologici fondamentali come il numero riproduttivo di base (R0) e il tempo di raddoppiamento delle infezioni. Sulla base delle stime effettuate, l'origine dell'epidemia da Sars-CoV-2 può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre, alcune settimane prima quindi rispetto ai primi casi di polmonite identificati.

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