salute

L'influenza colpirà 6 milioni di persone

Francesca Mariani

La nuova stagione influenzale «vedrà protagonisti virus più insidiosi e in termini di stime potrà colpire circa 6 milioni di persone». Questa la previsione di Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore scientifico di "Osservatorio influenza", ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario Irccs Istituto ortopedico Galeazzi. «Ci sono in circolazione due nuove varianti dei virus, H1n1 e l’H3n2 - spiega Pregliasco - il primo nella fascia d’età pediatrica e il secondo nella popolazione anziana, che possono sviluppare forme influenzali particolarmente severe con un rischio maggiore di complicanze. Gli altri virus in circolazione sono B/Colorado e A/Kansas che sono già noti dalle precedenti stagioni». Per affrontare questa stagione influenzale «insidiosa», secondo l’esperto «è importante prepararsi all’inverno proteggendosi con il vaccino anti-influenzale. Purtroppo ancora oggi è necessario fare informazione per educare la popolazione - ricorda il virologo - soprattutto le categorie a rischio, a ricorrere alla vaccinazione. Le domande arrivate in questi anni al sito di "Osservatorio influenza" evidenziano ancora il bisogno di spiegare in cosa consiste il vaccino, perché è opportuno eseguirlo, come gestire persone che sono fragili già a causa di altre malattie». L’informazione passa anche attraverso una corretta comprensione di cosa si intende per influenza e cosa per patologie parainfluenzali. «Spesso l’efficacia della vaccinazione viene messa in discussione per una mancata conoscenza delle differenze tra i virus che sono protagonisti dell’influenza e che la vaccinazione contrasta - rimarca - e i virus (ne esistono oltre 250) responsabili di forme simil-influenzali che hanno sintomatologie diverse e che spesso vedono protagoniste le alte vie respiratorie (tosse, raffreddore e mal di gola)». Gli esperti dell’Osservatorio influenza ricordano anche che «l’influenza vera e propria si manifesta con febbre alta oltre i 38 gradi, dolori osteoarticolari/muscolari insieme a tosse, raffreddore naso che cola, mal di gola. Inoltre si protrae, se non si manifestano complicanze, dai 5 ai 7 giorni. Anche la convalescenza o la ripresa dopo la fase acuta richiede qualche giorno allontanando il ritorno alle normali attività quotidiane. La vaccinazione influenzale agisce da difesa e da barriera alla diffusione del virus - concludono gli specialisti. Raggiungere le coperture indicate dal ministero della Salute significa impattare sull’abbattimento del rischio di complicanze, che possono portare nei casi più gravi al decesso». Da oggi, nella Regione Lazio, ci si potrà vaccinare. La campagna di vaccinazione antinfluenzale, con le prime 350 mila dosi di vaccino a disposizione gratuitamente presso il proprio medico di famiglia, i pediatri e i servizi vaccinali delle Asl, durerà fino al 31 dicembre. «Voglio rivolgere un appello per la vaccinazione - ricorda l’assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria del Lazio, Alessio D’Amato - Per le complicanze influenzali l’anno passato abbiamo avuto 88 casi gravi e 15 decessi. L’obiettivo della campagna antinfluenzale per quest’anno è quello di superare la media nazionale. Da quest’anno inoltre - spiega ancora D’Amato - grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale, tutti coloro che non hanno effettuato la scelta del medico potranno vaccinarsi nei 34 ambulatori di cure primarie presenti sul territorio regionale ed aperti nei weekend e festivi. Tutte le info sono disponibili sul sito Salutelazio.it e scaricando la app "Salute Lazio"».