MEDICAL DETECTOR

Sniffer dog, se l'olfatto del cane ci salva da cancro e diabete

Daniela Cursi

Il fiuto del cane è da sempre alleato dell'uomo. Al servizio dei non vedenti, dell'anti-droga, della protezione civile: sembra che l'olfatto canino non abbia limiti fino ad diventare "medical detector". Ne sono convinti da anni i ricercatori di tutto il mondo. In particolare, attualmente in Francia gli scienziati dell'Istituto Curie sono in procinto di lanciare uno studio clinico denominato "Kdog", al quale parteciperanno 4 cani che verranno addestrati a fiutare il cancro al seno su fazzoletti impregnati di sudore. I test dureranno tre anni, dal 2018 al 2021 e coinvolgeranno mille donne. Il primo studio sui cani anticancro risale al 2004 ed è stato condotto in  Inghilterra e pubblicato sulle pagine del British Journal of Medicine. I ricercatori hanno impiegato sei cani addestrati ad annusare i campioni di urina per rivelare la presenza del cancro alla vescica. I risultati dello studio sono stati stupefacenti: i cani hanno avuto ragione nell’80% dei casi. Dopo questo studio i cani sono stati addestrati a identificare il cancro al polmone. E se per il tumore alla vescica annusavano le urine, per quello al polmone è bastato il respiro del paziente. Il tasso di successo è stato pari al 97%. Numerose le testimonianze personali diffuse sui media circa la capacità del cane di allertare il proprio padrone in caso di malattia. Nel 2015 Josie Conlon, residente a Stockton-on-Tees, nel Nord Est dell'Inghilterra, è stata avvisata dal suo cane Ted che qualcosa non andava, dimostrando improvvisamente e insistentemente interesse per il suo seno. Di lì il sospetto, la visita e la diagnosi precoce del cancro. Sembra inoltre che il cane sia in grado di tenere sotto controllo anche il diabete. È successo in Italia: la glicemia di una giovane è scesa a 20 durante la notte, il suo cane ha percepito questo cambiamento ed ha cominciato ad abbaiare finché non ha svegliato l'intera famiglia. Un potere, quello del tartufo del cane, o forse del suo sesto senso, che ha portato un altro fido antidiabete direttamente sull’annuario 2016 della Stafford High School, a Fredericksburg (USA). Il suo nome è Alpha, Labrador nero, addetto al controllo della glicemia del sedicenne Andrew Schalk. Frequentatore abituale del liceo è stato dotato anche di tesserino fino a diventare la mascotte della scuola.