Cheratocono: cellule staminali e cornea bioingegnerizzata

Una cornea bioingegnerizzata, ottenuta dall’impiego di cellule staminali della cornea. MA anche lenticoli corneali da donatore. Se ne parla il 6 novembre presso l’aula meeting del Centro di Trials Clinici dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti durante il corso intitolato “Tecniche e metodi innovativi per la ricerca e cura delle patologie corneali invalidanti”. Lo scopo del progetto è quello di superare gli attuali limiti delle tecniche di innesto delle cellule staminali su supporti inerti come la fibrina, che necessitano molto spesso di almeno due interventi eseguiti a distanza di un anno ed il cui successo nei pazienti è solo del 50%.   CORSO - Verrà anche presentato il percorso progettuale, lungo 4 anni, che ha portato allo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche per la cura del cheratocono. I relatori dimostreranno come la ricerca multidisciplinare sia un fattore indispensabile allo sviluppo di metodi e tecniche innovativi in Oftalmologia e come la collaborazione, sin dalle fasi iniziali del progetto, tra medici e ricercatori possa accelerare la traslazione dei risultati dal laboratorio alla sala operatoria con l’unico comune obiettivo di migliorare l’assistenza medica. Al termine del corso verranno presentati i risultati a sei mesi di follow-up di un protocollo di studio randomizzato (NCT02117999) concluso recentemente presso l’IRCCS Fondazione G.B. Bietti in cui è stato valutato un nuovo metodo di cross-linking corneale per arrestare la progressione del cheratocono.